Montesarchio è un comune che si distingue per la sua grandezza, essendo il più popoloso della provincia di Benevento, seconda solamente al capoluogo. Questo incantevole paese si adagia alle pendici del Monte Taburno, una posizione che lo ha reso un osservatorio privilegiato su un territorio ricco di bellezze naturali e di storia. Uno dei punti di riferimento più significativi di Montesarchio è il suo Castello medievale, una struttura che racchiude in sé secoli di avvenimenti e storie.
Le origini di Montesarchio sono avvolte da un'aura di mistero, e i ritrovamenti archeologici risalenti all'epoca pre-ellenica suggeriscono che la zona fosse abitata già prima dell'epoca di Omero. Tra le frazioni di Latovetere, che ha origini longobarde, e Latonuovo, il cui fondamento viene attribuito ai Normanni, si trovano le radici più antiche della città. Questi insediamenti storici sono testimoni di un passato che ha visto il susseguirsi di varie dominazioni e culture.
Il tessuto urbanistico moderno di Montesarchio si sviluppa lungo la storica via Appia, una delle arterie commerciali più importanti dell'antichità, che metteva in comunicazione Benevento e Caserta. Questa via non solo favoriva il commercio ma era anche una delle principali rotte utilizzate dalle legioni romane per spostarsi nel territorio. Fino al XV secolo, il castello e la torre subirono numerosi attacchi e distruzioni, in particolare da parte dei Normanni, ma furono ricostruiti con vigore, diventando simboli di potere e resistenza.
Un momento significativo nella storia di Montesarchio si ebbe quando la proprietà del comune passò a Giacomo d'Aquino, un membro della nobile dinastia dei Della Leonessa nel XV secolo. Questa transizione segnò un'importante era per Montesarchio, che continuò a prosperare, ma non senza le sue sfide: su disposizione di re Ferdinando II di Borbone, il Castello Longobardo divenne una delle prigioni più temute del Regno di Napoli. Qui furono rinchiusi patrioti come Carlo Poerio, Nicola Nisco e Michele Pironti, figure emblematiche del Risorgimento italiano. Dal 1861, con l'Unità d'Italia, Montesarchio divenne ufficialmente parte della Provincia di Benevento, continuando a svilupparsi e a mantenere viva la sua eredità storica.
Attrazioni da non perdere a Montesarchio
Un'escursione a Montesarchio non sarebbe completa senza una visita al suo Castello Longobardo e alla Torre adiacente, autentici custodi della memoria storica locale. Questi edifici, ristrutturati nel XV secolo, ospitano il Museo archeologico nazionale del Sannio Caudino, il quale vanta una mostra permanente dal titolo “Rosso immaginario. Il racconto dei vasi di Caudium.”
Il museo, articolato in sei sale, costituisce una preziosa testimonianza della storia e dell'archeologia del Sannio, in particolare dei centri di Caudium, Saticula e Telesia, che oggi corrispondono alle contemporanee Sant’Agata dei Goti e San Salvatore Telesino. Tra i reperti più accattivanti spicca il Cratere di Assteas, un vaso di grande valore artistico risalente al IV secolo, che illustra il mito del “Ratto d’Europa” ad opera del dio Zeus, trasformato in toro.
Proseguendo la visita, nella località di Latovere, sarà possibile ammirare l’Abbazia di San Nicola, risalente al XII secolo, e la Chiesa di san Francesco, ristrutturata nel XVIII secolo, che oggi funge da sede comunale. Questi luoghi sacri, ricchi di spiritualità e arte, offrono una visione importante del patrimonio culturale locale.
Un altro simbolo di Montesarchio è la fontana dell’Ercole Alexicacos, situata in Piazza Umberto I, che incarna la bellezza e la storia di questo luogo. Non mancano anche altre chiese storiche, come la Chiesa dell’Annunziata, un bell’esempio d’architettura seicentesca.
Delizie gastronomiche da assaporare
Montesarchio non è solo un tesoro di storia, ma anche un luogo dove il palato può deliziarsi con autentiche specialità locali. Tra i piatti tipici da non perdere vi sono i “Cazzarielli,” gnocchi di patate serviti con carne di capra, un piatto che racchiude sapori tradizionali. Non dimenticate di assaporare le melanzane in cassone, le zeppole ai fiori di zucca e le polpettine in brodo, servite con il cardone. Queste specialità rappresentano l’essenza della cucina sannita e riflettono il legame profondo tra la comunità e la propria terra.
In sintesi, Montesarchio è una località che affascina per la sua storia ricca, i suoi monumenti e le sue tradizioni gastronomiche, rendendola una meta imperdibile per chi cerca un'esperienza autentica nel cuore del Sannio.