Anversa è un piccolo borgo situato nella Valle del fiume Sagittario, in Abruzzo. Circondato dalle montagne dell’Appennino, conta circa 350 abitanti, di cui 15 nella bellissima frazione di Castrovalva. Il centro storico conserva l’impronta medioevale ed è impreziosito dalle stupende Chiese romaniche abruzzesi di San Marcello (il patrono) e Santa Maria delle Grazie, dai ruderi del Castello Normanno, dalle antiche Case dei Mastri Lombardi, dagli stretti vicoli scalinati e dalle pittoresche piazzette. Importanti sono le tracce del passato attestate anche dalla presenza di necropoli italiche e antiche vestigia. Da segnalare anche il Parco Letterario Gabriele d'Annunzio, che con il borgo di Anversa ha sempre avuto un profondo legame.
Fin dall’antichità poeti, scrittori e pittori hanno decantato le bellezze di Anversa e della Valle del Sagittario. Una particolare citazione va riservata a Torquato Tasso che nel 1500, ospite della famiglia mecenate dei Conti Belprato, dedicò un sonetto alle acque sorgive di Cavuto. Tra i principali artisti “viaggiatori” stranieri vanno ricordati: Richard Keppel Craven (Viaggio attraverso l’Abruzzo, 1837); Edward Lear (Viaggio attraverso l’Abruzzo pittoresco, 1846); Helen Hester Colvinn (A ramble in the Abruzzi, 1907); Anne MacDonnel (Negli Abruzzi, 1908); Amy Atkinson (In the Abruzzi, 1908); Estella Canziani (Attraverso gli appennini e le terre degli Abruzzi, 1928); Maurits Cornelis Escher (Taccuino di viaggio e litografie, 1930). Da segnalare anche le immagini scattate da famosi fotografi come Thomas Ashby e Fulvio Roiter.
Il rapporto con Escher
Durante un suo viaggio del 1930 anche il grande artista olandese, risalendo la Valle del Sagittario, rimase colpito dal suggestivo territorio e volle rappresentarlo nelle sue opere. La celebre litografia "Castrovalva“ di Escher, esposta al Museum of Art di Washington, è considerata da molti critici quella di più alto spessore del periodo paesaggistico dell’artista. Il grande critico Bruno Ernst così la descrive: "la natura di questo luogo sconosciuto, di questo sentiero montano, di queste nuvole, dell’orizzonte, della valle, l’essenza dell’intera composizione è una profonda sintesi. Su questo suggestivo foglio, Castrovalva risulta in tutta la sua essenza di bene comune comprensibile a tutti".
Già nei primi anni del 1500 ad Anversa era fiorente la lavorazione e la produzione di manufatti in ceramica artistica. Ne sono testimonianza alcune pregiate opere della Villa d’Este a Tivoli, le piastrelle della Chiesa tratturale di S. Maria delle Grazie a Collarmele, la statua di San Rocco nella Chiesa madre di Anversa e numerosi utensili. Nei secoli successivi purtroppo fu abbandonata la lavorazione artistica della ceramica e si sviluppò invece una intensa produzione di stoviglie e manufatti in argilla, con molte famiglie artigiane e botteghe con i forni. Gli oggetti più tipici sono la pignata ed il cucù. Nel borgo di Anversa è inoltre visitabile una antica bottega con il forno.
Per quanto riguarda l'enogastronomia, diversi sono i prodotti che caratterizzano il borgo di Anversa degli Abruzzi: dall’olio di oliva al vino Montepulciano, dai formaggi e ricotte di pecora ai salumi tipici, dalla chitarra al sugo d’agnello agli arrosti di selvaggina. Senza dimenticare i dolciumi locali e i liquori caserecci.