Arquata Scrivia

Visita questo borgo fiabesco e lasciati incantare dalle sue vie lastricate, dai suggestivi vicoli che ascendono la collina del castello, e dai due pozzi storici che rivelano l’antico sistema idrico del villaggio. Più che un semplice luogo, Arquata Scrivia è un tuffo nell’epoca medievale, dove ogni pietra racconta una storia, ogni angolo nasconde un segreto, e ogni edificio rispecchia la maestria architettonica del suo tempo.

Panorama e Torre
Panorama e Torre
Panorama (2)
Panorama
Via Interiore
Via Interiore
borgo e pozzo
Il borgo e il pozzo
I due campanili e la Torre
I due campanili e la Torre
Palazzo Spinola - Torre - Busto di Santo Bertelli
Palazzo Spinola - Torre - Busto di Santo Bertelli
Piazza della Libertà Serata Arquata in Musica
Piazza della Libertà, "Serata Arquata in Musica"
Porta Sud Via interiore
Porta Sud, Via interiore
Notte delle candele
Notte delle candele
Via Interiore- Cena Contadina
Arquata Scrivia dall'alto
Pozzo Barocco
Pozzo Barocco
Casa Gotica
Casa Gotica
Geosito
Geosito

Arquata Scrivia, un borgo medievale immerso nella provincia di Alessandria, è una perla piemontese pronta a raccontare la sua storia millenaria. Fondato nel 1077, questo borgo incanta con la sua architettura che rispecchia la maestria di un'epoca lontana. Suoi guardiani sono i ruderi di un castello del XIII secolo e l'imponente Palazzo Marchionale, testimoni del passato dominio della famiglia genovese degli Spinola. Le sue vie lastricate immergono il visitatore in un autentico tuffo nel Medioevo, facendo rivivere storie di battaglie e nobiltà. I due antichi archi d'ingresso segnalano l'avventura nel nucleo storico, dove ogni pietra, ogni vicolo ascendente e ogni pozzo storico si fonde in una narrazione vivente. Arquata Scrivia non è soltanto un sito di rara bellezza, ma un'esperienza da vivere, che si arricchisce delle numerose offerte culturali, gastronomiche e naturalistiche per una visita indimenticabile.

Storia e origini

Incastonato nel basso Piemonte, a ridosso dell'antica via Postumia e avvolto dalla valle del torrente Scrivia, troviamo Arquata Scrivia, un borgo che conserva un patrimonio storico-culturali unico, testimoniato da uno dei più grandi siti archeologici del nord Italia: l'area di Libarna.

Secondo alcuni storici, il nome Arquata potrebbe derivare dalla presenza di archi dell'antico acquedotto romano, che attraversando il territorio alimentava l'antica città di Libarna e che è raffigurato anche nello stemma comunale.

Architettura e monumenti

La cittadina mantiene ancora oggi un'impronta medievale ben definita, con un impianto urbanistico che si snoda intorno al percorso principale delimitato da due antiche porte. Dominante sul colle, la Torre rappresenta l'ultimo baluardo del castello risalente al XIII secolo.

Arquata Scrivia deve la sua fama anche alla potente famiglia genovese degli Spinola. Dopo essere passata definitivamente sotto il loro controllo nel 1313, la famiglia mantenne il dominio sul borgo per cinque secoli, lasciandoci in eredità il maestoso Palazzo Marchionale, attuale sede del municipio.

L'architettura del borgo, con le sue case medievali e i due antichi archi che segnano le entrate del paese, narra visivamente la storia di un'epoca lontana. Tra queste costruzioni spicca la Casa Gotica, un esemplare di rara bellezza che conserva elementi in legno e un'architettura che rimanda direttamente al Medioevo. La Via Interiore e i suoi vicoli pittoreschi, ricchi di nomi floreali, mantengono in vita lo stile romanico e gotico.

La Chiesa Parrocchiale, al centro del borgo, e l'annesso Oratorio dell’Assunta sono luoghi di importanza capitale, testimoni dell'antica presenza religiosa e sociale. La casa gotica con la sua scalinata semi interrata rappresenta un esempio eccezionale di abitazione medievale, mentre la vita quotidiana di un tempo si può immaginare nel racconto del vecchio forno di proprietà degli Spinola, utilizzato dalla comunità per cuocere il pane.

Natura e paesaggio

Il patrimonio naturalistico che Arquata Scrivia offre è di straordinaria bellezza, soprattutto vicino alla frazione di Vocemola. Sentieri escursionistici permettono di esplorare i calanchi e ammirare le architetture delle residenze storiche. Fra queste, il colossale Leccio di Rigoroso, classificato come Albero Monumentale del Piemonte per le sue impressionanti caratteristiche.

Tradizioni e gastronomia

La tradizione culinaria di Arquata è ricca e variegata con specialità quali la Coppa al Gavi DOCG, il Salame nobile del Giarolo, la Robiola della Torre e molto altro ancora. Non mancano iniziative per valorizzare i prodotti del territorio, come il recente Consorzio della Nocciola.

Arquata Scrivia è un gioiello da visitare, sia per immergersi in un'atmosfera storica che per vivere esperienze naturalistiche e gastronomiche autentiche.

Borgo di Arquata Scrivia
Comune di Arquata Scrivia

Provincia di Alessandria
Regione Piemonte

Abitanti: 6 265 arquatesi
Altitudine centro: 248 m s.l.m.

Il Comune
Piazza S. Bertelli, 21 - Tel. 0143600411

Borgo con castello
Pozzo Barocco
Piazza Santo Bertelli - Arquata Scrivia - Alessandria
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Piazza Bertelli, 21 - Arquata Scrivia - Alessandria
Casa Gotica
Via Interiore, 31 - Arquata Scrivia - Alessandria
Chiesa di Sant' Antonio
Via Sant'Antonio - Arquata Scrivia - Alessandria
Chiesa di San Giacomo
Via Interiore, 26 - Arquata Scrivia - Alessandria
Santuario N.S. della Misericordia di Montaldero
Via Montaldero, 55 - Arquata Scrivia - Alessandria

IN AUTO

  • Da Milano e da Genova: Prendere l'autostrada A7, uscire a Vignole Borbera, a Vignole Borbera, prendere la SP 140, proseguire per la EXSS 35 e seguire le indicazioni per Arquata Scrivia.
  • Da Bologna: Dall'autostrada Adriatica A14 continuare sull'autostrada del Sole A1, seguire la direzione Piacenza Sud, in prossimità di Piacenza continuare sull'autostrada A21, proseguire sull'A7 in direzione di Genova, uscire a Vignole Borbera, a Vignole Borbera, prendere la SP 140, proseguire per la EXSS 35 e seguire le indicazioni per Arquata Scrivia.
  • Da Torino: Prendere l'autostrada A21, continuare sull'autostrada A7 fino all'uscita Vignole Borbera, a Vignole Borbera, prendere la SP 140, proseguire per la EXSS 35 e seguire le indicazioni per Arquata Scrivia.
  • Da Aosta: Con l'autostrada A5 Aosta-Torino, raggiungere lo svincolo in direzione Genova-Milano e seguire i cartelli per Alessandria, in prossimità di Alessandria, continuare sull'A21, seguire la direzione per l'A7, dall'autostrada A7, uscire a Vignole Borbera, a Vignole Borbera, prendere la SP 140, proseguire per la EXSS 35 e seguire le indicazioni per Arquata Scrivia.
  • Da Alessandria: Prendere la SS 30 in direzione dell'A26, seguire la direzione Genova, prendere l'A7 e uscire a Vignole Borbera, a Vignole Borbera, prendere la SP 140, proseguire per la EXSS 35 e seguire le indicazioni per Arquata Scrivia.

Ad Arquata Scrivia, la tradizione culinaria si fonda su ingredienti genuini e ricette antiche, come dimostrano i deliziosi Nocciolosini, piccole dolcezze artigianali create con prelibate nocciole locali. Variegato è il panorama gastronomico che comprende prelibatezze come miele, sciroppo di rose e marmellate; pasticceria raffinata e fragranti focacce; canestrelli finemente lavorati; latte brusco e una rinfrescante granita al gelso.

La cucina arquatese vanta piatti del territorio, tra cui gli Anlöti, celebri varianti locali degli agnolotti, seguite da lasagne ai funghi porcini e corzetti. Da non perdere i famosi Canestrelli al vino, gli Scianconi e le Frisceu id Muntudé, o le tradizionali frittelle di Montaldero.

Sugo ai funghi porcini
Un fiore all'occhiello della gastronomia arquatese è il sugo ai funghi porcini. Per prepararlo, si inizia soffriggendo cipolla e aglio, ai quali si aggiungono funghi porcini ammollati e burro. Con l'aggiunta di panna, prezzemolo tritato, sale e pepe, si ottiene un sugo ineguagliabile, perfetto per accompagnare le tagliatelle.

Bagna cauda
Nella tradizione piemontese, la bagna cauda occupa un posto di rilievo. Aglio, olio, acciughe dissalate si combinano in un intingolo aromatico che può comprendere anche burro, panna e noci. Tipicamente degustata durante la vendemmia, rappresenta un piatto conviviale, immancabile nelle fredde serate autunnali e invernali.

Lattughe ripiene
Presenti nel ricettario arquatese dalla fine dell'800, le lattughe ripiene sono un secondo piatto in cui la foglia di lattuga avvolge un ripieno di carne, salsiccia, pane raffermo, latte e parmigiano. La cottura avviene piano in una salsa di pomodoro che ne esalta il sapore.

A complemento della gastronomia locale, troviamo i frisceu, la cui ricetta è custodita come un vero e proprio tesoro comunale. Sia in versione dolce che salata, queste frittelle, in particolar modo quelle arricchite con baccalà, deliziano i palati durante la festa dedicata che anima Sottovalle ad agosto.

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