Il primo nucleo del borgo di Arrone corrisponde esattamente al Castello costruito da un nobile romano che portava lo stesso nome, sul finire del IX secolo. Il feudo della nobile famiglia degli Arroni giunse in seguito ad estendersi da Papigno a S. Pietro in Valle, da Miranda a Labbro, da Piediluco a Melaci e a Polino. Gli Arrone erano legati ai duchi di Spoleto, il cui dominio terminò nel 1198.
Agli inizi del XIII secolo gli Arroni persero progressivamente terre, autonomia e prestigio in favore del nuovo comune di Spoleto, a cui si assoggettarono nel 1229. Gli uomini di Arrone, allora, nel 1315, riscattarono tutto il territorio comunale dagli antichi signori e nel 1347 si costituirono in comune. Nel 1542 gli abitanti si dettero uno statuto e si fecero animatori della rivolta della Bassa Valnerina contro il sistema feudale spoletino (sec. XVII-XVIII). Arrone venne saccheggiato dai lanzichenecchi nel 1527 e dai francesi nel 1799.
Di grande interesse il castello di Arrone, la parte alta dell'abitato, che conserva l'impianto urbanistico medioevale, con le mura e i pittoreschi vicoli. Meritano sicuramente una visita il campanile civico, la Torre 'degli Olivi', la chiesa trecentesca di San Giovanni Battista con affreschi quattrocenteschi di scuola umbra, la cinquecentesca collegiata di Santa Maria e l'ex convento di San Francesco. Nella vicina frazione di Casteldilago sono notevoli la Chiesa di San Nicola, con affreschi di Giovanni di Pietro, detto 'Lo Spagna', o di un suo allievo, e il Santuario della Madonna dello Scoglio Rotondo.
La vicinanza del paese al fiume Nera ha permesso il prodursi di numerose manifestazioni ad esso legate quali gare di discesa in canoa, in natanti autocostruiti ecc., che si tengono durante tutta l'estate. Da non perdere ad Arrone anche i festeggiamenti in onore del Patrono S. Giovanni Battista (24 giugno) durante i quali si svolge la "Sagra dell'acqua cotta" presso il centro canoistico e, nel periodo natalizio, la rappresentazione del presepe vivente presso l'antico castello.