Bondone sorge su una rocca a 720mt di altezza nella parte più meridionale della Valle del Chiese, al confine con la Lombardia e consta di due frazioni: Bondone appunto e Baitoni, distante appena 6km.
Il suo nome deriva dal termine dialettale "Bondù" e sta ad indicare un luogo dove rifugiarsi di notte per sfuggire ai pericoli. Bondone nasce in un luogo considerato in passato assai strategico in quanto consentiva di esercitare un certo controllo non solo sul Lago d'Idro ma anche sulla Valle del Chiesa e sulle Dolomiti del Brenta.
La storia del paese è importante perché il borgo ancora oggi ne è intriso. Le prime notizie della cittadina risalgono al 1301 in occasione di una disfida con Storo riguardo al possesso del Monte dell'Alpo. Bondone è sempre stato un borgo di carbonai, lavoratori indefessi che abbandonavano la città per ben otto mesi al fine di raggiungere i boschi: qui si sistemavano in povere baracche e producevano il carbone tramite la legna.
Bondone rimaneva sostanzialmente vuota per gran parte dell'anno, silente e quasi sinistra. La peste che lo colpì nel 1855 ne decimò la popolazione e i pochi superstiti chiesero alla Vergine di scacciarla e in cambio l'avrebbero omaggiata dedicandole un giorno di festa: l'8 settembre. In quel giorno, infatti è possibile assistere a una suggestiva processione per le vie del borgo, con la statua della Madonna portata in spalla fino alla Chiesetta di Plos.
La figura del carbonaio pian piano perse importanza ma la sua figura la si potrà ammirare in Piazza Levata, in cui sono presenti tre sculture in bronzo, una delle quali raffigura proprio un carbonaio stremato dalla fatica. Le altre due hanno le fattezze di un uomo accanto a una catasta di legno e di una bambina affiancata da una capretta.
Cosa vedere a Bondone
Il centro di Bondone è un piccolo gioiello antico, ripide scalinate, ombrosi archi e stretti vicoli lastricati sui quali si affacciano case quasi addossate tra di loro, come a darsi forza e calore in un passato fatto di problemi e fatica. La nota di colore è data dalle facciate di molte case, vere e proprie specificità del luogo essendo affrescate con colori tenui ma eleganti con temi principalmente religiosi a dimostrazione della profonda fede dei suoi antichi abitanti: in Via Giusti 24 vi è un edifico con l'immagine cinquecentesca della Vergine in trono che allatta suo figlio Gesù Bambino; in Via Baroni 13 invece si potrà ammirare una casa del 1672 avente un affresco dal carattere leggermente più satirico che ritrae l'Incoronazione della Vergine e un sovrano che cerca di salvare la sua vita offrendo del denaro.
La Chiesa della Natività di Maria, con vista sulla Valle del Chiese, è il cuore religioso di Bondone e al suo interno è possibile ammirare in particolare una Pala raffigurante Sant'Antonio che riceve Gesù Bambino dalle mani della Vergine e un bellissimo presbiterio rivestito in legno di noce che abbraccia l'altare proprio al centro dell'abside.
Se sei indeciso sul periodo giusto per visitare Bondone, allora opta per il mese di agosto. Nel secondo weekend il borgo ospita l'evento Bondone in Strada con decine e decine di artisti di strada che affolleranno piazzette e vicoli, per la gioia di grandi e piccini. Rimarrai affascinato dai fachiri che ingoiano spade lunghe anche 50cm, da rumorose orchestrine itineranti, burattinai, mangiafuoco, menestrelli e cantastorie: ti sembrerà di essere tornato indietro nel tempo quando queste figure allietavano i banchetti medioevali.
Sulla strada tra Bondone e Baitoni, arroccato su uno sperone roccioso, sorge il Castello di San Giovanni, antica dimora dei conti Londron che controllarono il territorio dal XIII al XVIII secolo: più che palazzo nobiliare sembra a tutti gli effetti una fortezza militare, sorta a quanto pare sui resti di un insediamento romano. Oltrepassando il ponte levatoio potrai visitare in particolare il piccolo orto botanico ricco di erbe officinali piantate dagli alunni della scuola "Don Lorenzo Milani": certamente il punto forte di questa costruzione è la posizione panoramica che ti regalerà una vista spettacolare su tutto il Lago d'Idro.
Se desideri infine visitare questo specchio d'acqua di origine glaciale, sito tra la provincia di Trento e quella di Brescia, potresti percorrere la Ferrata Sasse: è un percorso tra i più spettacolari del Trentino e collega la spiaggetta di Vesta al molo di Baiton. Il tratto più bello di questo percorso che si snoda a pelo d'acqua sul lago è l'attraversamento della Forra del Torrente Neco da effettuarsi tramite ponticelli, scale metalliche e funi di sicurezza.
Alla fine di questa escursione potrai fare un bagno rinfrescante nelle acque del Lago d'Idro oppure praticare uno sport acquatico come vela o canoa, ammirando i paesaggi verdeggianti che si specchiano nelle acque del lago.