Un borgo medievale circondato da mura
La cinta muraria del borgo presenta 18 torri di avvistamento con diverse strutture. Le torri, infatti sono costruite a pianta tonda e quadrata in modo alternato per consentire una visione più completa del territorio circostante. La struttura è molto ben conservata e consente ai visitatori di fare una passeggiata molto suggestiva fra le mura. La cittadina conserva le strade strette e i vicoli aggrovigliati, tipici dei borghi medievali in cui l’esigenza della difesa e della protezione del territorio era considerata prioritaria. Boville Ernica, infatti, si trova al confine tra lo Stato Pontificio e il Regno di Napoli e per secoli, le lotte continue tra i due regni hanno più volte minacciato la pace e la tranquillità del borgo. Il paese ha raggiunto una sua autonomia nel XIII secolo che ha rappresentato un periodo di fermento economico e culturale e alla fine del Cinquecento è stata annessa allo Stato Pontifico perdendo la propria indipendenza.
Cosa vedere
Boville Ernica conserva tracce di mura di epoca preromana che sono state costruite dagli antichi abitanti su di un fianco del Monte Fico per difendere un villaggio in cui c’era anche un luogo di culto. La struttura testimonia l’esistenza di una comunità molto organizzata che viveva stabilmente nel territorio e si dedicava prevalentemente all’agricoltura. Nel borgo sono presenti diversi edifici di culto che rappresentano una testimonianza importante della storia del paese. Il Convento di San Francesco ospita alcuni affreschi di poco successivi all’epoca di Giotto che sono espressione dei maestri locali. Nel cuore del borgo, si trova la Chiesa di Santo Stefano al cui interno sono conservate tele della scuola bolognese del XVII secolo, mentre la Chiesa di San Michele custodisce una tela del Cavalier d'Arpino, esponente di spicco della pittura barocca.
L’edificio civile più interessante di Boville è Palazzo Filonardi che è stato costruito per volere del cardinale Ennio Filonardi alla fine del Cinquecento sui resti di un edificio di proprietà della sua famiglia. La costruzione è articolata su cinque fronti, ha diversi cortili, splendidi portali e scaloni imponenti, oltre a pavimentazioni in cui sono impressi il giglio simbolo dei Farnese e la quercia dei Della Rovere. Il Palazzo era il luogo prediletto per la villeggiatura della corte pontificia la quale trascorreva lunghi periodi nel borgo.