La posizione strategica di Cairano, al centro della naturale via di comunicazione tra la valle dell’Ofanto e quella del fiume Sele che unisce il litorale adriatico a quello tirrenico, ha favorito l’insediamento umano già dalla prima età del Ferro.
Ne sono testimonianza diretta i ritrovamenti di un insediamento e di una necropoli con tombe a fossa, rinvenute in località Vignale, e considerate le più antiche di questo tipo in Campania. Tali reperti, dalla raffinata lavorazione, dimostrano che in Irpinia, tra il IX e il VII secolo a. C., vivevano popolazioni caratterizzate da un elevato livello di sviluppo, tanto da lavorare abilmente i metalli. Secondo alcuni il nome Cairano deriva da Castellum Carissanum, come risulta dalla Historia Naturalis (libro II C. 57) di Plinio il Vecchio pubblicata nel 77 d. C.
Il santo protettore di Cairano è San Leone Magno, primo papa ad avere il titolo di Magno. A Cairano, la processione e la festa di paese in suo onore ricorrono l’ultima domenica di luglio. La solennità del Corpus Domini è una delle principali funzioni dell'anno liturgico della Chiesa cattolica. Questa festa è di precetto e viene celebrata il giovedì della II settimana dopo la Pentecoste. In questo giorno Cairano assume un aspetto molto particolare. Vengono esposte ai balconi le lenzuola più belle e più ricamate, le donne creano vere e proprie cappelle con un banchetto ricoperto da un lenzuolo bianco a mo' di altare dove durante la processione il parroco si ferma e dice della preghiere e dove alcuni bambini recitano poesie e preghiere al Signore. È una processione molto particolare e unica rispetto ai paesi circostanti.
Nel 1963 Cairano ospita un esperimento di cinema neorealista diventando il teatro naturale per le riprese del film "La Donnaccia" in cui gli abitanti del piccolo paesino irpino parteciparono come attori o comparse.
Il film rappresenta le critiche condizioni di vita di quel periodo affrontando temi come l’emigrazione e la superstizione.
Un paese in pieno fermento, la possibilità di guadagnare qualche soldo extra partecipando alle riprese del film. La donnaccia è stata un'esperienza completamente nuova che ha lasciato in tutti i cairanesi un ricordo bellissimo, che ancora oggi viene rammentato con emozione.