La storia di Capriana (Caoriana in dialetto valer) inizia verso il VI secolo, quando tutta la Val di Fiemme venne sottomessa dai Longobardi (giunti da est), e dai Bajuvari (giunti da nord-ovest). In seguito, Caverlana, cioè Capriana, come Castello di Fiemme, passò in possesso dei conti di Appiano, che tra il X ed il XII secolo, chiamarono in questi territori i roncadores, gente di origine germanica, che si occuparono del dissodamento e della messa in coltura del terreno, in modo da renderlo coltivabile e redditizio. Vennero distribuiti anche fra le famiglie dei roncadores, pascoli e boschi, in modo che ogni famiglia potesse garantire il suo sostentamento, ma non solo, che consentisse di pagare ai Signorotti un congruo affitto.
Il primo insediamento fu quello di Rover-Carbonare, chiamato così per lo sviluppo in quella zona di carbonaie, per la produzione di carbone, fatto appunto con la legna di rovere. Ma già prima dell’anno 1216, (anno di consacrazione della prima chiesa) ci fu l’insediamento di Cauriana, la zona venne abitata da una libera comunità di persone con un certo benessere economico e uno sviluppo culturale e sociale notevole. (vista la costruzione di una chiesa). Un documento del 1231 indica l’esistenza a Cauriana di 28 masi, che si chiamavano Hube.
Nel 1796, la pace e la tranquillità vennero turbati e sconvolti da Napoleone Buonaparte, che tentò la prima conquista della valle, ma venne respinto. Nel 1797 riuscì a sfondare l’ultima linea difensiva della vallata e conquistò la Val di Fiemme. Il principato venne secolarizzato ed aggregato al Tirolo e governato dall’Austria, e poi dalla Baviera, venne abolito il governo diretto del popolo ed introdussero le leggi esistenti in Francia. Dopo lo sfaldamento del regno di Napoleone, l’Austria riprese il dominio di Fiemme.
Situato all’estremità Sud-occidentale della valle, adagiata su un pendio da cui si gode un suggestivo panorama, include anche i due nuclei abitati di Bait e Carbonare. Meta privilegiata per gli amanti della natura e della tranquillità, il borgo è vicino ai vigneti della Val di Cembra, i più antichi del Trentino, ed è immerso nel Parco Naturale del Monte Corno. Capriana dista solo 15 chilometri da Cavalese, capoluogo della Val di Fiemme, e quindi dagli impianti dell’Alpe Cermis.
A Capriana nacque, visse e morì, Maria Domenica Lazzeri “l’Addolorata”, per la quale è in corso un processo di beatificazione. Il suo antico mulino, ancora funzionante, oggi si è trasformato in un piccolo museo. Da visitare in paese anche la chiesa parrocchiale dedicata ai SS. Bartolomeo e Lazzaro del 1216 e la graziosa chiesa della frazione di Carbonare.