Cassano delle Murge

E’ un borgo adagiato sulle pendici della Murgia, da cui guarda la città  di Bari. Il verde che lo circonda e la foresta di Mercadante sono per Cassano riserve di ossigeno, e la quiete che vi domina lo rende luogo di relax, dove i turisti possono vivere tranquilli, accolti dalla calma e dalla cordiale ospitalità  dei suoi cittadini.

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Cassano delle Murge
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Cassano delle Murge
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Cassano delle Murge
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Cassano delle Murge, Convento e Santuario di Santa Maria degli Angeli
Giuseppe Ferrante
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Cassano delle Murge, Festa Patronale di Santa Maria degli Angeli
Giuseppe Ferrante
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Cassano delle Murge, chiesa di San Nicola, Torre Civica e Municipio
Giuseppe Ferrante
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Cassano delle Murge, Grotta Nisco
Giuseppe Ferrante

Centinaia di manufatti in pietra, pitture, vari oggetti trovati nelle grotte intorno alla cittadina ci raccontano di insediamenti preistorici e la scoperta di un menhir, risalente al 2500-2000 a.C. conferma, tra l'altro, l'antichità della presenza umana in queste contrade. Inoltre numerosi ritrovamenti archeologici, fanno risalire le origini di Cassano delle Murge alla civiltà romana. Sempre in età tardo antica, in un punto del territorio detto "Lago di Battaglia" ebbe luogo uno scontro relativo alla Guerra Greco Gotica fra l'esercito dell'Impero Romano d'Oriente e le truppe del goto Totila, durante il quale si sarebbe distinta, per coraggio, una donna cassanese vestita da guerriera, che sarebbe caduta eroicamente. Ad onorarne la memoria, i compagni le eressero un monumento con un cumulo di pietre, detto ancora oggi "Specchia di femina morta". A causa della tipica conformazione carsica del territorio, si trovano numerose grotte. La più grande si trova a circa 3 km dal borgo, la grotta detta "di Cristo", scoperta nel XVII secolo. A due km a est troviamo la grave di "Pasciullo", profonda 180 metri e tuttora da esplorare. A tre km a sud-est, sgorga una sorgente chiamata "Pozzo di Conetto". Nel 1000 a.C. si stanziarono a Cassano gli Apuli che forse vi edificarono un tempio al dio Giano. Nell'XI secolo Roberto il Guiscardo, duca di Puglia e Calabria, donò il borgo all'Arcivescovo di Bari. Verso la metà del XIV secolo Cassano appartenne ai De Balzo, agli Acquaviva, ed in seguito ad altri feudatari.

Il Nome
Secondo alcuni deriva dal nome latino di persona Cassius con l'aggiunta del suffisso -anus. Un'ipotesi alternativa è che il nome deriverebbe dalla gens Cassia. In epoca alto imperiale l'intera Puglia fu oggetto di centuriazione da parte dei Romani, quindi potrebbe essere Cassianum, ossia proprietà della famiglia Cassia. Da scavi effettuati, pare che nell'attuale Piazzetta delle Quattro Colonne si incrociassero il cardo massimo (asse Via Sanges-Via Cavour) e il decumano massimo (asse via Gentile-Via Magg. Turitto). Cassano, inoltre, sorge su una bretella di collegamento tra la via Traiana e la Via Appia e parrebbe che la località fosse una stazione di sosta e di Camino dei cavalli. Di recente sotto la pavimentazione del Palazzo Miani è stato scoperto un mosaico romano che proverebbe l'esistenza in quel punto di una villa romana, in osservanza alla consuetudine di costruire gli edifici più importanti nei pressi dei crocevia più importanti. In Italia sono presenti sette Cassano per cui nel 1862 è stato aggiunto anche "delle Murge" per distinguerlo dagli altri. La specifica si riferisce al noto altopiano pugliese.

Il Centro Storico
La prima sensazione che le vecchie case del centro storico di Cassano danno all'osservatore, è quella del "tutto costruito". Un susseguirsi di vecchio e di nuovo che, ad ogni anno che muore, perde un po' del suo volto originario, sottoposto, come è, all'usura dei secoli e a continui rimaneggiamenti. Un susseguirsi di piccole case nel cuore del paese formano un ghirigoro intorno a stradine, viottoli, vicoli ed archi, con finestrelle anguste come pertugi, ripide gradinate inerpicantisi sui fianchi esterni dei muri, dove cavernose cisterne d'acqua piovana e sorgiva diffondevano gemiti di carrucole e catene. D'altronde, fu l'illimitato spazio, determinato dalla cerchia delle mura medievali, a dettare le sue leggi, a imporre edifici con soprani, a suggerire di utilizzare, quando la profondità del lotto lo consentiva, lo spazio interno a mo' d'atrio scoperto, disponendovi intorno le stanze. E fu ancora lo spazio che, imponendo la costruzione a schiera, determinò vani ciechi, fissando una tipologia che ancora oggi trova frequenti applicazioni. Particolare riflesso dell'architettura medievale furono, a partire dal secolo XII, le "case-torri" che, come le torri alle quali si ispiravano, ebbero scarso valore abitativo: una bottega o fondaco al piano terreno e uno o due piccoli vani sovrapposti nei piani superiori, collegati da ripidissime scale di legno. A Cassano, che nel 1139 contava poche centinaia di anime, l'architettura rispecchiò quei caratteri di cui innanzi, come sta a testimoniare la superstite casa-torre di Via San Giovanni, trasformata con l'aggiunta di una scala esterna e porta soprana. Per contro, queste povere e neglette case, l'una a ridosso dell'altra, con aggrovigliati tetti scuri, una varietà di ciminiere, gradini che conducono al primo piano, e gradoni a sedile appoggiati alle pareti esterne, annualmente ripetute da mani di calce bianca, ancora oggi, danno un aspetto veramente suggestivo, caratteristico, "naturale" e formano un autentico artistico paesaggio incorniciato dalle sovrastanti ridenti colline, che abbracciano Cassano tra ponente e mezzogiorno, e minacciose, paiono messe là per separarlo dal resto dell'umanità. Nel centro storico si possono ammirare la sconsacrata medievale "chiesetta di Santa Maria dei Martiri" con abside; la suggestiva Cripta del Crocifisso; Il romanico "campanile della Chiesa Matrice"; il neoclassico "palazzetto Miani-Perotti" (opera dell'architetto cassanese Vincenzo Ruffo, allievo dei celebri architetti Carlo Galli detto il "Bibiena" e Luigi Vanvitelli, l'autore della famosa Reggia di Caserta); la Torre Civica con la Sede Municipale e la nuova Sala Consiliare; due torri superstiti della distrutta cinta muraria medievale ed alcune Cappelle sei-settecentesche.

Borgo di Cassano delle Murge
Comune di Cassano delle Murge
Provincia di Bari
Regione Puglia

Abitanti: 14.776
Altitudine centro: 341 m s.l.m.

il Comune fa parte di:
Borghi Autentici d'Italia
Città dell'olio
Strada dei Vini della Murgia Carsica

Aree naturali protette:
Parco Nazionale dell'Alta Murgia

Il Comune
Piazza Aldo Moro 10 - Tel. +39 080 3211200

Area di sosta camper
Borghi Autentici d'Italia
Borgo con parco
Città dell'olio
Santuario e Convento di Santa Maria degli Angeli
Piazzale de Consultibus-Cimbrone, 1 - Cassano delle Murge - Bari
Chiesa-Madre-di-Santa-Maria-Assunta
Via Gentile, 35 - Cassano delle Murge - Bari
Grave di Pasciuddo
Strada Vicinale Graviglione, Località  Monaciuciello - Cassano delle Murge - Bari

IN AUTO

  • Autostrada A14 (NA - PE - TA) uscita Acquaviva delle Fonti.

IN TRENO

  • Stazione Acquaviva delle Fonti

IN AEREO

  • Aeroporto di Bari

Cassano prende i turisti per la gola. Odori invadono i vicoli del Centro storico che stuzzicano l'appetito invitando alla degustazione. La gastronomia cassanese è in gran prevalenza ispirata ai prodotti che la terra offre: cicorielle campestri, “lampagioni”, funghi e asparagi selvatici.
Non mancano piatti tipici, oltre che genuini, da assaporare. C'è l'imbarazzo della scelta. Ne elenchiamo alcuni: “cavatidd chi cime de rape”, orecchiette al ragù misto, “ciqueredde e fave bianche”, “uagnill au furn e cardeggidde”, “fecazze au furn”, “frittate chi sprascene” e “chinigghie ripiene au furn”.
Cassano, poi, emerge non solo per le caratteristiche di una cucina con tradizioni popolari, ma anche per gli sforzi che ha sempre fatto per difendere e divulgare queste tradizioni.

I Vini

Il nostro clima mediterraneo è considerato ideale per lo sviluppo e la coltivazione della vite. Di buon gusto e molto ricercati sono i vini locali: Primitivo, Sangiovese, Montepulciano, Malvasia bianca e nera, Trebbiano, Moscato e Verdeca. Cassano è uno dei comuni ricadenti nel territorio della D.O.C. “Gioia del Colle”.

L’Olio

I vasti oliveti che circondano le nostre murge, consentono un’abbondante produzione ed un ottima qualità dell’olio. I frantoi sono numerosi e vi si possono ritrovare sia impianti modernissimi che antiche macine che utilizzano ancora i sistemi di lavorazione più tradizionali. Cassano è annoverata tra le “Città dell’olio”.

  • Mercato settimanale: ogni venerdì, in centro;
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