Il borgo di Castiglione Olona, soprannominato "Isola di Toscana in Lombardia", ha una storia antichissima. In origine era un castrum romano e successivamente fu teatro di scontri tra i Visconti e i Torriani per il controllo del territorio situato sulle rive del fiume Olona.
Ci sono molte teorie sul perché Castiglione Olona venga definita "l'Isola di Toscana in Lombardia". Secondo alcune fonti, questo termine fu coniato da Piero Chiara, mentre per altri è attribuito a Gabriele d'Annunzio per l'architettura delle case in cotto rosso e la pianta urbana che ricordano il Rinascimento toscano. Altri ancora lo associarono alla Toscana a causa della presenza di famosi pittori toscani come Lorenzo di Pietro detto il Vecchietta e Paolo Schiavo. Per molti, invece, il merito di questa definizione va al Cardinal Branda Castiglioni, che promosse l'"umanesimo toscano in Lombardia".
Camminando tra le vie del paese e osservandolo dall'alto, è difficile non sentire l'atmosfera della splendida Toscana.
La visita al borgo può iniziare dalla centrale Chiesa di Villa o del corpo di Cristo, un eccellente esempio di architettura umanistica con un tiburio cilindrico. Dentro potete ammirare opere risalenti al XV secolo. Il parco che si trova davanti al Castello di Monteruzzo, un tempo villa ottocentesca, oggi offre una bellissima vista sulla valle Olona e sull'intero borgo varesino.
Appena varcata la porta d'ingresso della cittadina varesina di Via Roma, si trova una corte medievale del XIV secolo. Accanto a questa corte si trova il Palazzo Clerici, costruito nel XV secolo. All'interno della corte medievale di Castiglione Olona si trova il Museo di Arte Plastica, ospitato nelle splendide sale affrescate del trecentesco Palazzo dei Castiglioni di Monteruzzo. Il museo presenta una collezione di cinquanta opere realizzate negli anni Settanta.
Nella piazza principale del borgo, Piazza Garibaldi, si trova il Museo Civico Palazzo Branda Castiglioni, una volta dimora del Cardinale Branda Castiglioni. All'interno si trovano affreschi dei maestri toscani Masolino e Vecchietta, insieme a opere di pittori lombardi. Fu proprio il Cardinale Branda Castiglioni a trasformare Castiglione Olona nel primo esempio di "umanesimo toscano" in Lombardia, a partire dal 1421. Il Palazzo è rimasto per molto tempo di proprietà della famiglia Castiglioni, fino a quando nel 1980 il conte Lodovico Castiglioni ha ceduto parte della residenza al Comune di Castiglione Olona, che l'ha restaurata e trasformata in Museo Civico.
Situata anch'essa in Piazza Garibaldi, si trova la Chiesa del SS. Corpo di Cristo, conosciuta come Chiesa di Villa per via della sua posizione nel villaggio della città. Fu costruita dal Cardinal Branda Castiglioni e progettata da Vecchietta, il quale si ispirò allo stile brunelleschiano - una vera novità per quel periodo e per la zona di Milano, solitamente caratterizzata dall'arte tardo-gotica. Due imponenti statue sulla facciata rappresentano Sant'Antonio, protettore degli animali, e San Cristoforo, protettore dei fiumi.
Camminando lungo la via Cardinale Branda, si può ammirare il castello e superare la porta in rovina per arrivare a un ampio piazzale dove sorge la splendida Collegiata, un vero gioiello del paese. Costruita nel 1425 da tre architetti del Canton Ticino, i fratelli Solari, la chiesa richiama lo stile dell'architettura romana lombarda con i suoi mattoni a vista, la facciata a capanna e l'arco di archetti in cotto. All'interno, invece, le sculture sono realizzate in arenaria proveniente dalle cave della vicina località di Malnate. L'interno è magnifico, con gli affreschi di tre artisti toscani. Sul soffitto a volta, dipinto da Masolino da Panicale, sono rappresentati gli eventi della vita di Maria; i personaggi seguono le linee architettoniche mentre la delicatezza dei loro volti e l'intensità dei colori incantano i visitatori.
Usciti dalla chiesa e costeggiando la canonica, un edificio su due piani molto rovinato all'interno, si trova il Battistero. Le sue pareti e volte sono state magnificamente affrescate da Masolino e considerate il suo capolavoro. Non perdete l'occasione di visitare anche il Museo della Collegiata, dove sono conservati gli oggetti superstiti dei furti e degli incendi che hanno colpito i tesori donati dal cardinale alla chiesa.