La cittadina costituisce anche un punto di partenza per scoprire bellezze naturalistiche come le Grotte di Pastena: non dimenticarti che il territorio rientra in parte nel bellissimo Parco Naturale Regionale dei Monti Ausoni e Lago di Fondi, custode di preziose biodiversità dove sopravvivono numerose specie animali e vegetali come ad esempio i rari narcisi, gigli e viole.
Il nome Castro dei Volsci deriva dal latino castrum ovvero accampamento fortificato: Volsci invece fa riferimento all'omonima popolazione che arrivò sul territorio tra il V e il VI a.C. attraverso le vie di comunicazione fluviali.
Questa civiltà indoeuropea fu cacciata con l'arrivo dei Romani che vi fondarono numerose colonie sfruttando la Valle del Sacco, porta d'accesso all'Italia meridionale.
Il periodo di maggior splendore il paese lo visse con i Colonna, famiglia gradita al pontefice di Roma, furono molte le dinastie che dominarono il borgo: dai Carafa ai Borgia, ma furono i Colonna a rimanere in possesso del feudo per più tempo, fino al '700 perdendone poi definitivamente il possesso nel XIX secolo.
Il borgo vero e proprio si sviluppò attorno al Monastero di San Nicola, eretto tra 542 e il 552 d.C. dai benedettini. All'interno potrai ammirare pregevoli affreschi in stile chiaramente bizantino risalenti al XII recanti scene del Nuovo e del Vecchio Testamento.
Per accedere al centro storico varca la bella Porta della Valle, uno dei quattro varchi che si aprivano nella cinta muraria, in parte visibile percorrendo Via Civita che si inerpica ad anello nella parte più alta di Castro dei Volsci: attraversa questa caratteristica strada per curiosare tra merletti, gioielli e manufatti in legno nelle "Botteghe della Regina Camilla", locali caratteristici chiamati così per omaggiare la leggendaria regina dei Volsci che contrastò l'avanzata di Enea e la sua stirpe.
Oltrepassando la Porta, caratterizzata dalla presenza di un torrione di epoca medioevale e di locali destinati al corpo di guardia, ti ritroverai nel cuore della cittadina: passeggerai su vicoli acciottolati, tra case in pietra, scalinate, archi a ogiva e portali in bugnato. Non lontano dalla Porta della Valle sorge la romanica Chiesa di Santa Maria risalente presumibilmente al XII secolo: all'interno potrai ammirare un organo settecentesco e una splendida acquasantiera in marmo a forma di giglio.
L'altra chiesa meritevole di visita è quella barocca di Santa Oliva, custode di un altare risalente al 1537 e di un dipinto attribuito al Mola raffigurante San Sebastiano.
Cosa fare nel borgo
Avviati verso il Museo Civico Archeologico. Questo spazio museale contiene reperti risalenti a un periodo che va dalla preistoria all'alto medioevo: oltre a una notevole collezione di monete, conserva i resti della domus romana dell'area archeologica Casale di Madonna del Piano, tra cui una lastra di marmo parte di un sarcofago del III d.C. che pare custodisse il corpo del piccolo liberto Artemisio.
Prima di lasciare Castro dei Volsci visita "Mamma ciociara", statua eretta nel 1964 in memoria di quei bombardamenti che nel corso della Seconda Guerra Mondiale danneggiarono in parte Castro dei Volsci. La scultura, che ricorda gli eventi narrati da Vittorio De Sica nella pellicola "La Ciociara", è collocata su un belvedere dal quale nelle giornate più terse si possono scorgere addirittura Monte Cassino e Palestrina: in autunno invece potrà capitarti spesso di ammirare Castro dei Volsci avvolta nella nebbia, rendendo lo spettacolo ancora più affascinante e suggestivo.
Se cerchi un modo per scoprire l'enogastronomia del luogo, questa è l'occasione giusta. Avrai l'opportunità di degustare alcune specificità del luogo come i fini-fini (si tratta di tagliolini conditi con una salsa a base di frattaglie di pollo), i tonnarelli alla ciociara, la minestra di pane raffermo, tozzetti alle mandorle, amaretti e ciambelline al vino: non mancare poi di innaffiare il tutto con un buon bicchiere di passerina del Frusinate.
Da Castro dei Volsci avrai poi l'opportunità di raggiungere le Grotte di Pastena, vero gioiello naturalistico della Ciociaria distante dal borgo solo 11km e parte del Parco Naturale Regionale dei Monti Ausoni e Lago di Fondi. Ti ritroverai all'interno di un mondo sotterraneo plasmato meravigliosamente dalla lenta erosione delle acque del fragoroso Fosso Mastro: camminerai tra stalagmiti e stalattiti dalle forme più curiose e stravaganti, laghetti cristallini e cascate come quelle presenti nella spettacolare Sala del Lago Blu.