Il borgo di Cavalese (Cavalés in dialetto fiemmese) è disteso su una terrazza soleggiata di fronte alla Catena del Lagorai. Domina l’abitato il campanile merlato della chiesa di San Sebastiano. Le origini di Cavalese sono attestate nella tarda età del bronzo grazie alla presenza di un castelliere preistorico. In età tardo-romana e in età barbarica sulla vicina altura di San Valerio si ergeva un castelliere che poi si evolse in un castello e in un santuario. La romanizzazione del luogo è ulteriormente confermata dal ritrovamento di alcune monete antiche e dalla presenza di una necropoli del VI secolo. A partire dal XII secolo il borgo iniziò il suo sviluppo. Lungo le rive del rio Gambis sorsero mulini, segherie e officine da fabbro, per la lavorazione del rame. Nei secoli XVI e XVII Cavalese divenne luogo di villeggiatura dei vescovi e dei nobili trentini, che vi fecero costruire i loro palazzi. Il palazzo dei vescovi sarebbe poi divenuto, nel XIX secolo, la sede della Magnifica Comunità. Nel Settecento fu centro di interesse per la presenza della scuola pittorica di Giuseppe Alberti, nella quale apprese l'arte anche Michelangelo Unterperger.
Dal borgo partono gli impianti di risalita Alpe Cermis che accompagnano sciatori ed escursionisti verso spettacolari panorami d’alta quota. Gli impianti permettono di raggiungere anche il fondovalle che in estate è attraversato dalla pista ciclabile delle Dolomiti e in inverno dalla pista da fondo della Marcialonga. A pochi passi dal centro c’è il Parco della Pieve, con la Chiesa arcipretale dell'Assunta (anno 1112) e il “Banco de la Reson”, dove sedevano - come in Parlamento - i rappresentanti della “Magnifica Comunità di Fiemme”, l’ente che da mille anni gestisce il patrimonio boschivo della Valle. Visite guidate e teatralizzate accompagnano nel Palazzo Magnifica Comunità con un museo-pinacoteca e prigioni ottocentesche. Un altro antico palazzo ospita il Centro d’Arte Contemporanea. Intorno al centro abitato si dispiegano piacevoli passeggiate nella natura. Fra i monumenti naturali più ammirati, la cascata di Cavalese e l’albero secolare “Pezo del Gazolin”.
Fra meridiane, decorazioni, gnomi di legno, legnaie e cavalli di razza, il tempo si ferma fra i masi della piccola Masi di Cavalese. In questo piccolo borgo laborioso c’è un’altissima concentrazione di artigiani e persino un riparatore di fisarmoniche. La frazione dista 3 chilometri da Cavalese e di distende lungo il torrente Avisio. Masi viene anche chiamato “il paese dell’arcobaleno” perché quasi dopo ogni pioggia appoggia i suoi colori sul centro abitato. Camminando fra antiche case, agritur e fienili si possono incontrare diversi animali da fattoria. Da ammirare la chiesa settecentesca dedicata alla Santissima Trinità. Accanto agli impianti di risalita Alpe Cermis, alla pista da sci di fondo della Marcialonga e alla Pista Ciclabile delle Dolomiti, Masi si è anche un punto di partenza per piacevoli escursioni nella natura. Una bellissima passeggiata, ad esempio, accompagna in località Salanzada, fra boschi di abeti e pascoli, fino alla Cascata di Cavalese. Altre escursioni conducono nella selvaggia Catena del Lagorai.
Immersa nella Catena del Lagorai, l’Alpe Cermis d’estate è la porta d’accesso a un paradiso naturalistico ancora selvaggio fra laghetti alpini, aquile e marmotte. Quando scende la neve, i pascoli si trasformano in piste da sci. La più lunga e famosa è l’Olimpia (7,5 km), illuminata nell’ultimo tratto anche di notte. Da Cavalese le telecabine panoramiche conducono a Doss del Laresi dove le curiose attrattive di Cermislandia divertono i bambini sia d’estate, sia d’inverno. Si sale ancora, prima in telecabina, poi in seggiovia fino a cima Paion per ammirare un panorama da capogiro fra il Latemar, il Catinaccio, il Sasso Piatto, il Sassolungo, il Massiccio del Sella, la parete Sud della Marmolada, le Pale di S. Martino, il gruppo di Brenta, il Cevedale, l’Ortles e le Alpi Venoste. La cucina dei rifugi, particolarmente curata, offre gustosi menù con prodotti tipici e genuini. L’Alpe Cermis fa parte del grande circuito Dolomiti Superski (possibilità di acquisto di uno skipass unico valido su 1200 Km di piste).