Dal punto di vista storico, le prime tracce di insediamento umano risalgono al V secolo a.C. e sono testimoniate da ritrovamenti archeologici sul Doss Caslir di Cembra quali la “situla retica” erroneamente definita etrusca, oggi conservata al Castello del Buonconsiglio di Trento, che reca sul manico e sui bordi, numerosi incisioni probabilmente riferite all’offerta di vino al Dio Lavinio. “Cimbra” è inoltre ricordata da Paolo Diacono nel 590 fra i castelli distrutti dai Franchi; per molti secoli e sino a fine Ottocento fu considerato il centro amministrativo della Valle essendo sede di giudizio distrettuale e Pretura.
Cembra fu “Magnifica Comunità” fin dai tempi dei conti del Tirolo. Gli abitanti potevano amministrare la vita socio-politica con la “Carta di Regola” redatta da un gruppo di cittadini democraticamente eletti che poi la sottoponevano ai Signori di Konisgberg. Il XVIII secolo fu un periodo di grandi riforme introdotte da Maria Teresa d’Austria e successivamente da Giuseppe II. Tra le più importanti la riforma agraria che contribuì non poco alla soluzione di una endemica indigenza alimentare delle popolazioni e quella scolastica che imponeva ai bambini e bambine dell’impero di frequentare almeno tre anni di scuola. L’attività agricola del paese era allora, come oggi, quasi esclusivamente vitivinicola. Pertanto non stupisce che le “Carte di Regola” di Cembra abbiano dedicato gran parte dei propri capitoli alla tutela e alla regolamentazione, talvolta severa, del lavoro nei vigneti.
Il centro storico del paese sorge a ridosso del Monte di Cembra (m. 1250) ed è caratterizzato da una serie di edifici dall’architettura rurale ma anche signorile per la presenza di alcuni bei palazzi come Palazzo Maffei e Palazzo Barbi, ora sedi istituzionali della Biblioteca Comunale e della Comunità Valle di Cembra. Sei le contrade in cui è diviso il borgo: San Pero, Caraia, Piagi, Fadana, San Rocco e in ultimo Campagna Rasa che, come segnala il toponimo è un ampio terrazzo pianeggiante di recente espansione; è la parte nuova dove sorgono alberghi, edificio scolastici, palestre, campi sportivi e piccoli parchi. I rioni, in piena estate, si sfidano nel “Palio Raglio” un’esilarante sfida con sfilata dei contradaioli, carri allegorici, giochi e il palio finale in cui i protagonisti sono simpatici asinelli.
Dal punto di vista artistico grande importanza riveste la Chiesa di San Pietro che sorge nell’omonima contrada. Di fondazione alto-medievale, conserva al suo interno un ciclo affrescato della Vita di Gesù (XVI sec.), definita la “bibbia dei poveri”, e una splendida raffigurazione del Giudizio Universale (XVIII sec) opera di Valentino Rovisi, allievo del Tiepolo. Presso il presbiterio in corrispondenza dell’arco santo, sono visibili i resti di una rara cella memoriae, che ha consentito durante gli ultimi restauri di retrodatare la chiesa al V-VI secolo d.C. La Chiesa si può ammirare prenotando la visita guidata presso l’A.p.T. locale.
Chi giunge a Cembra ha modo, ben prima di raggiungere il paese, di immergersi nel paesaggio culturale della Valle: centinaia di chilometri di muri a secco, (la cui arte di costruzione è divenuta patrimonio immateriale Unesco) sostengono i fianchi della Valle per permettere la coltivazione della vite che ha origini millenarie. Il vitigno più rinomato è il Müller Thurgau, il principe dei vini di montagna che qui cresce sino ai 1000 metri di altitudine, al limitare del bosco. A questo fresco e profumato bianco, ogni anno a luglio è dedicato una Mostra Internazionale con concorso enologico che vede la partecipazione di etichette provenienti da tutto il mondo e che offre una ricca carrellata di eventi tecnici e collaterali di grande appeal.
Grande importanza dal punto di vista economico riveste anche la coltivazione del porfido, la pietra rossa di origine vulcanica che ha veicolato il nome della Valle in tutto il mondo e che, oggi offre molti spunti per la visita in cava e l’organizzazione di eventi en plein-air.
I ripidi tornanti che risalgono la Valle così come i numerosi percorsi di media montagna sono una meta ambita per gli appassionati delle due ruote, complice la fama di aver dato i natali a campioni del pedale quali Francesco Moser e Gilberto Simoni. Cembra vanta un altro primato: quello di essere stata la culla del curling in Trentino e in Italia, originale sport invernale che fino agli anni Ottanta veniva praticato sulla superficie ghiacciata del Lago Santo a 1.200 metri d’altitudine. Nel Palacurling cittadino oggi, da ottobre a aprile, vengono ospitate numerose gare e competizioni a carattere nazionale.
Benché siano visitabili tutto l’anno per la media altitudine (687-1350 m s.l.) e per la felice esposizione solare, Cembra e la Valle offrono il meglio di sé in autunno. In questo periodo dell’anno, sono ancora possibili passeggiate o trekking lungo i numerosi sentieri che partono dall’incantevole Lago Santo e percorrono tutta la dorsale nel cuore della rete delle Riserve Avisio Alta Val di Cembra oppure tra i vigneti che profumano di uva. Il foliage è uno spettacolo e richiama ogni anno molti appassionati di natura e fotografia.
Non è una caso che uno degli eventi enogastronomici più interessanti si svolga proprio in ottobre, tra le numerose “caneve en Festa" del centro storico. Un tour per enoturisti e non, con la possibilità, grazie ad un percorso culturale tra vicoli e piazzette, di degustare la tradizionale cucina trentina abbinata ai vini d’eccellenza del territorio ma anche grappe bianche ed aromatiche, salumi tipici, piccoli frutti, mele, tisane e miele di montagna.
Chi desidera invece approfondire la conoscenza del territorio e organizzarsi una vacanza speciale, sappia che la posizione centrale della Valle permette di raggiungere in brevissimo tempo luoghi come le originali Piramidi di Terra di Segonzano, le antiche torbiere della Rete di Riserve, il Castello di Piazzo dipinto dal Albrecht Dürer nel 1494, la Casa Museo Porfido di Albiano, il torrente Avisio e i vicini laghi dell’Altopiano di Piné. Meritano anche la Val di Fiemme nel cuore delle Dolomiti (30 minuti d’auto) con le sue rinomate località sciistiche, il capoluogo Trento con il suo bellissimo centro storico e il MUSE, il Museo degli Usi e Costumi di San Michele all’Adige, Il Garda Trentino e le prime località dell’Alto Adige Südtirol.
Le strutture alberghiere ed extralberghiere offrono un’ospitalità familiare, così come i piccoli ristoranti dei dintorni. Fiore all’occhiello sono invece le cantine e distillerie, nonché le aziende agricole che offrono la possibilità di visite e guidate e degustazioni personalizzate o calendarizzate in simbiosi con la natura e la cultura dei luoghi.