Colfosco appare per la prima volta in un documento dell'anno 1153, da quale risulta che il conte di Sabiona comprò Colfosco dall'abate di San Candido, e la località all'epoca sembra fosse solamente un pascolo sul quale i contadini di Laion e della Val Gardena conducevano le loro mandrie a pascolare. Con il passare del tempo gli abitatori dapprima stagionali, iniziarono poi pian piano a stabilirvisi ed a rimanervi anche d'inverno, e non più solo d'estate. I primi masi di Colfosco erano, com'era consuetudine del momento storico, di proprietà delle famiglie nobili.
Mentre di Corvara si hanno notizie storiche soltanto dal 1292, ed apparteneva al tempo all'antica signoria della Val Badia, e faceva parte della giurisdizione di Marebbe, di Colfosco al contrario si ha traccia certa già un secolo e mezzo prima, precisamente dall'anno 1153, e l'abitato faceva parte fin dal 1296 della giurisdizione di Selva di Val Gardena, oltre che del vescovato di Bressanone, ed è stata annessa alla Val Badia solo nell'anno 1828.
Dato che faceva parte della parrocchia di Laion, la gente di Colfosco andava a messa nella chiesa parrocchiale di quest'ultimo villaggio, e portava lì i suoi morti per la sepoltura, ed il sentiero passava per Puez, Val Lunga e Gardena, per cui ecclesiasticamente, Colfosco è appartenuta dapprima alla chiesa parrocchiale di Laion, poi alla Curazia di Santa Cristina in Val Gardena.
D'estate è il punto di partenza di molte passeggiate e vie ferrate; d'inverno, invece, offre numerose piste per tutte le difficoltà con il collegamento con il resto della vallata e con le vallate vicine, essendo compreso nel circuito della Sellaronda.
Sia Corvara sia Colfosco hanno acquisito fama internazionale nel XIX e XX secolo, quando hanno cominciato ad essere apprezzate per le attività sciistiche ed escursionistiche.
Nel 1947 è stata ultimata e collaudata la prima seggiovia d'Italia proprio a Corvara, che collegava l'abitato al Col Alto, avviando un processo di intensificazione dell'industria turistica e sciistica che ha visto un particolare incremento negli anni settanta, creando numerosi posti di lavoro per la popolazione locale ed anche per persone giunte da altre regioni.