Comacchio

Comacchio è considerato uno dei centri maggiori del Parco del Delta del Po. Conosciuta anche per i suoi sette lidi, è apprezzata per aver mantenuto intatte nel tempo buona parte delle proprie caratteristiche architettoniche, caratterizzate dalla presenza di canali, palazzi antichi e di ponti monumentali che le conferiscono l’aspetto tipico delle città  lagunari.

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Comacchio
Filippo Corti/shutterstock
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Comacchio
Francesco Cavallari
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Comacchio
Franco Volpato/shutterstock
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Comacchio
Gimas/shutterstock
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Comacchio, Ospedale degli Infermi
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Chiesa del Carmine
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Chiesa di Santa Maria in Aula Regia
REDMASON/shutterstock
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Comacchio, il centro storico
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Comacchio
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Comacchio, veduta dei Trepponti
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Comacchio, Via Cavour e sullo sfondo la Torre dell'Orologio
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Comacchio
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Comacchio, Basilica di San Cassiano
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Comacchio, le Saline
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Comacchio, un tipico Casone nella Valle

Comacchio (Cmâc' in dialetto comacchiese) nacque come borgo lagunare e la sua insularità rimase tale fino al 1821, quando venne costruito il terrapieno stradale che la collega ad Ostellato.

Sotto l'aspetto paesaggistico e storico è uno dei centri maggiori del Parco del Delta del Po. Ha origine circa duemila anni fa, durante la propria storia fu assoggettata al potere dell'Esarcato di Ravenna prima, del Ducato di Ferrara in seguito, per poi tornare a far parte dei territori dello Stato Pontificio.

L'etimologia del nome è incerta (greco-latino cumaculum= "piccola onda"; "raggruppamento di dossi" in etrusco). La fondazione viene attribuita agli Etruschi, che erano già stanziati nel Delta del Po. Vicino a Comacchio si trovava infatti la città etrusca di Spina.

Sorta sull'unione di tredici piccole isole (cordoni dunosi litoranei) formatisi dall'intersecarsi della foce del Po di Primaro col mare, ha dovuto orientare il proprio sviluppo, sia sul piano dell'urbanistica sia su quello dell'economia, sull'elemento acqua. In seguito alla caduta dell'Impero romano d'Occidente, Comacchio entrò a far parte dell'Esarcato d'Italia. Il primo vescovo della città di cui si ha memoria fu Pagaziano (menzionato nel 503 e nel 504). Comacchio passò poi sotto il Regno Longobardo dopo il Capitolare di Liutprando del 715 (in cui vengono descritte le norme e le tasse a carico dei comacchiesi per poter esercitare il commercio del sale nelle regioni della Pianura padana sottomesse all'autorità longobarda).

In epoca longobarda il territorio venne donato ai monaci di san Colombano; divenne così un possedimento del grande Feudo monastico di Bobbio. I monaci vi allestirono il porto fluviale e svilupparono l'agricoltura e l'allevamento. Infine migliorarono lo sfruttamento delle saline, il cui sale era trasportato in tutto il nord d'Italia. In epoca carolingia le proprietà delle saline erano distribuite fra l'Abbazia di Bobbio ed i monasteri di S.Pietro in Ciel d'Oro di Pavia, della Novalesa, Leno, San Sisto di Piacenza e del vescovado di Reggio Emilia. Tra i secoli dal VI al IX Comacchio dispose di una delle più potenti flotte dell'Adriatico entrando direttamente in concorrenza con Venezia.

Ma Venezia non accettò la presenza di un'avversaria nella sua stessa area geografica. Nell'anno 866 i veneziani occuparono Comacchio e la saccheggiarono una prima volta. Nell'875 Venezia stessa fu minacciata dalle incursioni dei saraceni, i quali si scagliarono contro Comacchio, incendiandola. Per ben cinque volte nell'Alto Medioevo Comacchio fu assediata e presa dalla repubblica marinara, finché passò sotto il dominio degli Estensi nel 1299. Con l'esaurirsi della dinastia estense, nel 1598 ritornò sotto la giurisdizione della Chiesa, che la pose nella neonata Legazione di Ferrara. Comacchio fece parte dello Stato Pontificio fino al marzo 1860, quando i territori delle ex Legazioni furono annessi al Regno di Sardegna per effetto dei plebisciti.

Comacchio è conosciuta anche per i suoi sette lidi, distribuiti in ampi arenili lungo la costa dalle foci del fiume Reno fino al Po di Volano, interessando il Parco regionale Delta del Po: Volano, Nazioni, Pomposa, Scacchi, Porto Garibaldi, Estensi e Spina.

Le principali attività sono attualmente connesse al turismo, soprattutto estivo nei suoi sette lidi, alla pesca commerciale, alla vallicoltura e, nel passato, della produzione del sale il cui commercio costituì motivo di aspre contese con la Serenissima Repubblica di Venezia. Molto importante anche l'attività legata alla manifattura delle anguille marinate.

Comacchio è apprezzata per aver mantenute intatte nel tempo buona parte delle proprie caratteristiche architettoniche caratterizzate dalla presenza di canali, palazzi antichi e di ponti monumentali (il più caratteristico dei quali è quello di Trepponti) che le conferiscono l'aspetto tipico delle città lagunari che si trovano più a nord, ad esempio Chioggia e altre città della laguna veneta. Per questo motivo è nota anche come la Piccola Venezia.

L'anguilla marinata tradizionale delle Valli di Comacchio è presidio SlowFood. Altri piatti e prodotti tipici della tradizione comacchiese sono la focaccia alla zucca violina, i ciambellini comacchiesi (piccole ciambelle di pane ferrarese), le anguillette dolci comacchiesi, la piadina comacchiese alla zucca, il Topino d'Ognissanti (un biscottino a forma di topo che viene preparato i primi due giorni di novembre con lo stesso impasto delle anguillette dolci).

Borgo di Comacchio
Comune di Comacchio

Provincia di Ferrara
Regione Emilia Romagna

Abitanti: 21.813 comacchiesi
Altitudine centro: 0 m s.l.m.

Sito Unesco:
Ferrara, Città del Rinascimento e il suo Delta del Po

Riconoscimenti
Bandiera blu

Aree naturali protette:
Parco regionale del Delta del Po (Emilia Romagna)
Riserva naturale Sacca di Bellocchio

Il Comune
Piazza Vincenzino Folegatti 15 - Tel. +39 0533 310111

Area di sosta camper
Bandiera Blu
Borgo con parco
Borgo con torri
Siti UNESCO
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Via Trepponti - Comacchio - Ferrara
Museo Delta Antico
Via Agatopisto, 3 - Comacchio - Ferrara
Basilica di San Cassiano
Piazza XX Settembre, 4 - Comacchio - Ferrara
Museo della Manifattura dei Marinati
Corso Mazzini, 192 - Comacchio - Ferrara
Casa Museo Remo Brindisi
Via Nicolò Pisano, 34 Lido di Spina - Comacchio - Ferrara

IN AUTO

  • Da Padova: prendere l'autostrada A13 Padova - Bologna, seguire la direzione Ferrara Sud, continuare sul raccordo autostradale Ferrara-Porto Garibaldi fino a Comacchio.
  • Da Bologna: seguire in direzione Padova, prendere l'autostrada A13 Bologna - Padova, seguire la direzione Ferrara Sud, continuare sul raccordo autostradale Ferrara- Porto Garibaldi fino a Comacchio.
  • Da Modena: prendere l'autostrada A1 e seguire per Bologna, continuare sull'autostrada A14, in prossimità di Bologna continuare sull'autostrada A13 in direzione di Padova/Bologna Interporto, seguire la direzione Ferrara Sud, continuare sul raccordo autostradale Ferrara- Porto Garibaldi fino a Comacchio.
  • Da Ferrara: prendere il raccordo autostradale in direzione di Porto Garibaldi fino a Comacchio.

IN TRENO

  • Stazione di Ferrara
  • Stazione di Ostellato
  • Stazione di Codigoro
  • Stazione di Ravenna

IN AEREO

  • Aeroporto di Forlì
  • Aeroporto di Bologna
  • Aeroporto di Rimini
  • Aeroporto di Venezia

VIA MARE

  • Porto Garibaldi di Ferrara
  • Porti di Ravenna:
    -Porto turistico internazionale Marinara
    -Porto Marina di Ravenna - Porto Corsini
  • Mercato settimanale: ogni mercoledì e ogni giovedì, in centro;
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