Cornello dei Tasso, incastonato nella suggestiva Valle Brembana in provincia di Bergamo, è un borgo che incarna perfettamente l'essenza del medioevo italiano, affermandosi come uno dei “borghi più belli d’Italia”. La sua storia affonda le radici nel cuore pulsante di un’epoca in cui il commercio era fiorente e i percorsi montani, come la Via Mercatorum, fungevano da arterie vitali per il transito di merci e culture. Cornello, in questo contesto, si affermò come un importante nodo commerciale, strategicamente situato tra la Valtellina e l’Alta Valle Brembana.
Le vie del borgo raccontano di un passato lontano, un'epoca che, sebbene sia tramontata, si respira ancora oggi tra le sue antiche pietre e architetture. L’urbanistica medievale è stata così ben preservata che, passeggiando per le sue vie, sembra di fare un salto indietro nel tempo. Gli effetti del declino commerciale iniziato nel tardo Cinquecento, a causa della costruzione della nuova strada Priula, sono stati mitigati dall'isolamento che il borgo ha subito nel corso dei secoli. Questo isolamento ha preservato l’integrità della sua struttura, rendendo Cornello dei Tasso uno spazio unico dove il visitatore può sperimentare l’autenticità del passato.
Il borgo è un esempio straordinario di sovrapposizione di piani edilizi, che testimoniano la stratificazione del tempo. Le costruzioni più basse, a strapiombo sul fiume Brembo, rivelano le origine difensive di Cornello, mentre il piano intermedio è caratterizzato da un magnifico porticato, lungo oltre cento metri. Questo porticato, sostenuto da arcate in pietra e con pavimento in acciottolato, era parte della Via Mercatorum, che surrogava la vita commerciale del paese. Sotto le arcate si aprono le porte delle abitazioni e si trovano le botteghe, segni di un tempo in cui il commercio e l’artigianato costituivano il fulcro della vita quotidiana.
Sul piano superiore, le abitazioni evidenziano una commistione di stili architettonici – dagli edifici umili ai palazzi più imponenti, dove si riflettono le diverse stratificazioni sociali della popolazione. Queste case, sebbene semplici nella loro forma, raccontano storie di vita contadina, una vita che si snodava tra il lavoro nei campi e l’artigianato locale. Tuttavia, Cornello non era solo un villaggio di contadini: la presenza della famiglia Tasso, ben nota per la sua importanza nella storia delle comunicazioni postali, segnalava che qui un tempo si incontravano diversi strati sociali, dai nobili ai piccoli artigiani.
Sopra tutto questo, la chiesa romanica dei Santi Cornelio e Cipriano avvolge il borgo in un abbraccio spirituale. Il suo campanile con bifore è uno dei pochi esempi di architettura romanica della regione, e la chiesa, anche se ha subito modifiche nel corso dei secoli, continua a rappresentare uno dei punti salienti di Cornello. L'interno ospita un ciclo di affreschi databili al XV-XVI secolo, ricco di immagini che riflettono la vita quotidiana e la spiritualità dell'epoca. Questi affreschi, con la loro varietà tematica e il gusto stilistico, sono tra i più pregevoli della Valle Brembana, suggerendo la presenza di artisti significativi che, con ogni probabilità, appartenevano alla scuola dei Baschenis.
La chiesa e i suoi affreschi raccontano non solo la religiosità, ma anche una storia di vita sociale, dove la maggioranza della popolazione, fatta di contadini e artigiani, si mescolava con elementi aristocratici, creando un mosaico culturale variegato. Questo aspetto sociale si riflette nei diversi stili degli affreschi, che spaziano dalle rappresentazioni di vita popolare a raffinate immagini aristocratiche.
Infine, il Palazzo Tasso, che si erge maestoso su uno sperone roccioso, non solo fungeva da residenza nobili, ma anche da avamposto di controllo sulla valle, con la sua impressionante struttura che sfida il tempo. Il restauro portato avanti dalle autorità locali ha permesso di mantenere vive le vestigia di questo storico edificio, rafforzando ulteriormente il legame tra il passato e il presente.
Visita Cornello dei Tasso è un'esperienza che coinvolge i sensi e la mente, portando a riflettere sulla bellezza e sulla complessità della storia umana, in un contesto che sembra sottrarsi al tempo e rimanere fedele alla propria eredità storica. Qui, ogni pietra narra storie di commercianti, artigiani e nobili, ognuno dei quali ha contribuito a scrivere la storia di questo affascinante borgo.