Quando si programma di visitare Corniglio, un tour ideale non può che partire da Piazza Castello situata proprio al centro della località parmense, che prende il nome dal Castello che domina tutta la valle sottostante. Al giorno d'oggi, l'aspetto di questa costruzione è molto diversa rispetto a quella delle sue origini, anche se conserva una parte delle mura originali, in particolar modo per quel che riguarda i bastioni circolari a nord.
Della sua edificazione originale non sappiamo molto, poiché non sono rimasti documenti, ma pare sia stato costruito per volere del vescovo di Parma che attorno all'anno Mille possedeva questa zona. Il castello passò poi sotto l'amministrazione del comune di Parma e in seguito alla famiglia Rossi, che nell'epoca compresa fra il XIV e il XVI secolo si occupò anche di rinforzarlo e ristrutturarlo. Il castello passò poi ai Duchi di Milano, a quelli di Parma, per essere infine ceduto al Comune. Tutt'oggi, gran parte dell'edificio ospita uffici e servizi comunali.
Forse l'attrazione più importante dell'area attorno a Corniglio è il Lago Santo, che si trova nella zona subito sopra al paese, a circa 1.500 metri di altitudine. Il Lago Santo fa parte del Parco Nazionale dell'Appennino tosco-emiliano ma anche di quello che è conosciuto con il nome informale Parco Regionale dei Cento Laghi. Si tratta del lago naturale di origine glaciale che vanta la maggiore estensione di tutto l'Appennino settentrionale: esso raggiunge una profondità massima di 22,5 metri.
Il lago è facilmente raggiungibile anche solo con una breve passeggiata partendo dal parcheggio sottostante. Sedersi sulle sue rive è bellissimo d'estate, quando si può prendere il sole, ma sono i colori dell'autunno a stregare davvero, grazie alle loro calde sfumature che si tuffano nel blu dell'acqua.
Infine, tornando in paese, non si può perdere una visita alla Sesta Inferiore. Una delle particolarità più interessanti di Corniglio non è legata alle sue origini antiche, quanto piuttosto a un'arte moderna. Girando per il borgo si noteranno oltre trenta facciate dipinte con i murales del pittore locale Walter Madoi. I murales ritraggono non solo persone famose, bensì anche volti riconoscibili per i locali. Il pittore ha prodotto una notevole influenza con la sua opera, come si può vedere anche nel ciclo della Crocifissione all'interno della chiesa del paese. Un punto di interesse che non si può perdere è proprio la chiesa dell'assunzione di Santa Maria Vergine, non solo per la presenza del quadro di Madoi, bensì per l'interessante struttura architettonica.
Cosa fare a Corniglio: trekking e attività da non perdere
Il Lago Santo è il paradiso di una ricchissima fauna ippica: qui è possibile pescare trote, salmerini alpini, scardole e alcune specie di crostacei. È importante notare che al fine di esercitare la pesca è necessario possedere, oltre alla licenza specifica, anche un tesserino rilasciato dalla regione Emilia Romagna per la pesca in acqua da salmonidi. Ci si può dedicare a quest'attività nei seguenti giorni: lunedì, giovedì, sabato, domenica e giorni festivi. Se si prevede di visitare questo lago in inverno, si potrà notare o prendere parte all'immersione sotto ghiaccio, uno sport decisamente originale che attira svariati appassionati.
Altri due specchi d'acqua da non perdere sono i Lagoni, sempre all'interno del Parco dei Cento Laghi, e raggiungibili prendendo una deviazione sulla strada principale che porta a Lagdei. Per coloro che vogliono cimentarsi in un'escursione che consenta di scoprire le bellezze naturalistiche di questa zona, è possibile compiere un percorso che tocca altri tre laghi: il Lago Pradaccio, il Lago Scuro e il Lago del Bicchiere.
La Pro Loco può offrire informazioni puntuali rispetto ad eventuali variazioni stagionali, nonché consigli utili per un'escursione in totale sicurezza.
Corniglio è inserito all'interno del circuito della Strada del Prosciutto e dei Vini dei Colli Parmensi, assieme ad altri bellissimi borghi tra cui Fornovo di Taro e Varano de' Melegari. Ecco perché quando ci si trova a visitare questo splendido paesino non si può assolutamente evitare di assaggiare dell'ottimo prosciutto crudo di Parma.
L'esperienza enogastronomica va completata sorseggiando un calice di Malvasia delle Colline, una tipicità particolare che può essere degustata solo in questa zona. I produttori locali hanno fatto un importante lavoro di riscoperta dei vitigni autoctoni e in generale operano costantemente per preservare al meglio le materie prime.
Se si visita Corniglio durante il periodo natalizio vale la pena visitare il mercatino e acquistare un pezzo di spongata. Si tratta di un dolce natalizio realizzato in queste zone da generazioni e tutt'ora riprodotto prestando massima attenzione a rispettare la ricetta tramandata da generazioni. La spongata, infatti, risale al periodo di dominazione della famiglia nobiliare Rossi: è stato possibile risalire alle origini di questa squisita preparazione grazie al collegamento con la sua diffusione anche a Berceto, altro luogo di dominazione dei Rossi da cui venne trafugata la ricetta.