Già abitata in epoca romana e longobarda, Correggio fu feudo dal XI secolo della famiglia da cui prese il nome: i Da Correggio, che tra XVI e XV secolo rivaleggiarono con Visconti ed Este, divenendo anche signori di Parma per un breve periodo.
Il nome Correggio, secondo la leggenda deriverebbe dal capostipite dei Da Correggio, il quale durante una battaglia fu ferito gravemente vicino alla "corrigia" (cintura) e fu salvato grazie all'intervento della Madonna.
Da qui il termine latino corrigia o corrigium, che significa "striscia di cuoio".
Il centro storico di Correggio tutt’oggi appare ancora ben conservato ed è possibile ammirare la Basilica di San Quirino, eretta tra la prima e la seconda metà del ‘500.
Corso Mazzini è la via principale del centro storico, fiancheggiato su entrambi lati dai portici lastricati in marmo di Verona.
Tra i principali monumenti di Correggio vi è Palazzo Principi, iniziato nel 1507 sotto Francesca di Brandeburgo, vedova del conte Borso, ed eretto su disegno di Biagio Rossetti.
Di fianco al palazzo è presente il neo-classico Teatro intitolato al musicista Correggese Beato Asioli, recentemente restaurato. Poco distante dal centro, in via Roma, vi è la Chiesa di S.Francesco costruita nel 1470 e attualmente non visitabile internamente.
Non molto distante la chiesa di S.Chiara (1666) e la chiesa di S.Sebastiano, anch’essa non visitabile al suo interno, costruita accanto al complesso del Convitto.
La storia
Dal 1009 al 1635 si sviluppò la Signoria di Correggio. Nel 1452, quando ormai i suoi Signori avevano dovuto rassegnarsi a ripiegare nei territori aviti ed erano quindi interessati in primo luogo a rafforzarsi giuridicamente e diplomaticamente in essi, l'imperatore Federico III riconobbe ai da Correggio il titolo di Conti, delimitò inoltre le terre e i confini del Comitato sottoponendolo direttamente all'Impero.
Cominciò allora il periodo, durato circa un secolo, di maggiore fortuna della città e dei suoi Signori. Il polo di attrazione della vita politica e sociale della Contea era rappresentato dalla Corte, che fu sede di attività diplomatica e culturale di tutto rilievo.
Vi furono ospiti Ludovico il Moro, l'Ariosto, il Bembo, il Molza, Bernardo Tasso, e molti altri fra i più importanti artisti e signori dell'epoca. Gli stessi esponenti locali della politica e della cultura furono di altissimo livello: Nicolò il Postumo, Veronica Gambara, Rinaldo Corso, Claudio Merulo e, sopra tutti, Antonio Allegri.
Il 16 maggio 1559 l'imperatore Ferdinando I d'Asburgo elevò Correggio al rango di Città conferendo, al contempo, il privilegio di battere moneta e di mantenere un Catalogo della nobiltà cittadina. Nel 1616 fu eretta a Principato. Nel 1635 il principe Siro da Correggio venne accusato di battere moneta falsa e pertanto venne privato dei suoi territori, che finirono annessi, alcuni anni dopo (1641, confermata nel 1659), nel Ducato di Modena e Reggio.