Dolcedo

Dolcedo è un borgo medievale composto da otto borgate, ognuna con una sua storia antica: in mezzo il torrente e cinque ponti a unire le diverse frazioni, tra questi il bellissimo Ponte Grande. Qui la tradizione olearia è un sapere che viene tramandato di padre in figlio. Dall’antichità a oggi è l’olio il filo conduttore dell’economia del borgo, tanto da guadagnarsi, nel XIV secolo, l’appellativo di “conca d’oro”.

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Dolcedo
Boris Stroujko/shutterstock.com
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Dolcedo, Fiume Prino
Marcus Ganahl
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Dolcedo
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Dolcedo
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Dolcedo, Chiesa di San Tommaso
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Dolcedo, località Isolalunga
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Dolcedo
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Dolcedo

Il borgo di Dolcedo (Dôçeo in ligure, U Dusseu nella variante locale) è situato nella Valle del Prino, in Liguria.
Le origini del borgo sono da rintracciare insieme alle comunità che storicamente hanno sempre fatto parte del territorio di San Maurizio, uno dei borghi che, insieme a Oneglia, hanno dato vita alla cittadina di Imperia. Questi insediamenti, sorti in epoca altomedievale, sono dislocati in una fascia di territorio più alta rispetto all'attuale nucleo centrale abitato.

In seguito alla collocazione strategica, a metà strada della via romana che dal colle San Maurizio passava dal colle di Poggiobonfiglio, percorreva la val Prino e proseguiva per Santa Brigida, in località Castellazzo sorse un castello, che nel 1028 era in possesso del marchese Oldorico Manfredi. Nel 1161 entrò a far parte della comunitas di Porto Maurizio con il nome di Terziere di San Tommaso, associandosi con il Terziere di San Giorgio di Torrazza e con quello di San Maurizio.
A seguito di una convenzione stipulata tra Bonifacio di Clavesana ed i consoli genovesi nel 1192, Dolcedo divenne località di rifugio per importanti famiglie dell'epoca. Nel 1238 quando Porto Maurizio si ribellò a Genova, Dolcedo si proclamò comune autonomo, ma la rivolta fu repressa dai Genovesi. Il castello fu distrutto nel 1342. Nel 1613 il borgo divenne progressivamente il centro economico della Val Prino. Durante l'occupazione napoleonica Dolcedo ottenne nel 1810 il titolo di città.

La coltivazione dell'ulivo si diffuse per opera dei monaci benedettini di Lerino, favorendo lo spostamento degli abitati più a valle. La costruzione di frantoi impose insediamenti lungo le acque dei torrenti dove potessero essere impiantati mulini ad acqua. A tutt'oggi rappresenta insieme alla produzione vinicola la principale attività economica di Dolcedo.

Meritano sicuramente una visita la Chiesa parrocchiale di San Tommaso apostolo e la Cappella di Santa Brigida.

Borgo di Dolcedo
Comune di Dolcedo

Provincia di Imperia
Regione Liguria

Abitanti: 1.410 dolcedesi
Altitudine centro: 75 m s.l.m.

il Comune fa parte di:
Città dell'olio
Unione Comuni Montani della Valle Prino

Il Comune
Piazza Doria 35 - Tel. +39 0183 280004

Città dell'olio
Cappella di Santa Brigida
Strada Provinciale 79, 1 - Dolcedo - Imperia
Chiesa di San Tommaso
Piazza S. Tommaso, 3 - Dolcedo - Imperia

IN AUTO

  • Percorrendo l'autostrada le uscite più vicine al centro di Dolcedo sono:
    Uscita Imperia Ovest (A10 Genova-Ventimiglia)
    Uscita Imperia Est (A10 Genova-Ventimiglia)
    Uscita Albenga (A8 Milano-Varese)

IN TRENO

  • Stazione di Imperia
  • Stazione di Diano
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