La tradizione mineraria di Fornace ha origini molto antiche e il suo stesso nome pare derivi appunto dai forni utilizzati per fondere l'argento. È documentato che sin dall'epoca medioevale venivano sfruttate le miniere d'argento situate nei pressi del Monte Calisio, che infatti è soprannominato Monte Argentario.
Al di là dell'attività estrattiva, vera e propria specificità del luogo, il territorio dove sorge oggi Fornace vede la presenza dell'uomo sin dall'epoca romana, alla quale risalgono i resti di tombe e soprattutto le monete legate a Domiziano, a Tito, a Traiano rinvenute presso la chiesa di Santo Stefano.
Recandoti presso la frazione Santo Stefano, avrai l'opportunità di visitare proprio questa piccola chiesa edificata con molta probabilità tra il 500 e il 600 d.C.: il suo campanile punteggiato da bifore romaniche è il tratto caratteristico dell'edificio. All'interno è custodita un'antica tomba e potrai inoltre ammirare, sul reticolato della volta, eleganti affreschi: qui fu rinvenuto lo splendido altare tardo-gotico di San Domenico, oggi conservato all'interno del Museo Diocesano Tridentino, sito a Trento in Piazza Duomo.
Tornando al cuore di Fornace, raggiungi il rione di Cortiveder, la zona più caratteristica dell'intero borgo, con la sua atmosfera rurale impreziosita dalla presenza di fienili, androni e stalle. Il centro di Fornace ruota attorno alla chiesa di San Martino, progettata nelle metà dell'800 da Leopoldo Claricini ed edificata sui resti dell'antico Castello Roccabruna: la stessa torre campanaria è stata costruita proprio sull'antico mastio del castello e alla base è presente un massiccio zoccolo in porfido. Proprio dal campanile della chiesa di San Martino si libera, sui tetti di Fornace e nell'intera valle, il suono delle sue campane, senza dimenticare l'Ave Maria di Gounod suonata dal carillon sito in cima al campanile.
Spostandoti nella vicina collina di San Martino, praticamente al centro del borgo, si erge il castello le cui prime notizie risalgono al 1198.
Il Castello di Fornace porta il nome di Giacomo Roccabruna che ne fece una delle fortificazioni più importanti dell'Alta Valsugana. I suoi pronipoti lo riedificarono completamente verso la metà del '500, cancellando l'aspetto medioevale del maniero che assunse così un aspetto rinascimentale più elegante e meno austero.
Dopo essere stato ceduto al comune di Fornace, il Castello Roccabruna venne demolito nel '900: dell'antica struttura restano solo le finestre decorate con cornici in bugnato, il portale blasonato e il cortile interno con tanto di loggiato.
Dopo aver visitato le bellezze del borgo, potrai dedicarti a scoprire le bellezze naturalistiche della Valle di Cembra, caratterizzata dalla presenza di laghi, boschi lussureggianti e terrazzamenti coltivati a vigneti che testimoniano la tradizione vitivinicola della Valle dove spicca l'autoctono vitigno a bacca bianca Müller-Thurgau.
Da Fornace potrai fare un'escursione alla scoperta dei laghi circostanti, a partire da quelli di Serraia e Delle Piazze: nati in epoca glaciale, erano un tempo uniti e si prestano oggi a essere vissuti in ogni stagione. Sul Lago di Serraia potrai pattinare quando d'inverno la superficie si ghiaccia, mentre al Lago Delle Piazze potrai fare bagni rinfrescanti nelle sue limpide acque premiate spesso con la Bandiera Blu.
Molto suggestivo è poi il Lago di Santa Colomba, sito a 926mt di altezza ai piedi del Monte Calisio, incastonato tra i fitti e profumati boschetti di pino silvestre.
Ancora più panoramico è il Lago Santo, essendo situato in una conca a 1200mt di altezza: una leggenda narra che, durante la lite tra due fratelli per un terreno conteso, uno dei due augurò all'altro di trasformarsi in un lago. Così all'improvviso dal sottosuolo cominciò a risalire talmente tanta acqua da minacciare l'abitato di Cembra. Accorse così il parroco del paese che gettò nell'acqua l'anello della Vergine Maria e il livello delle acque si arrestò miracolosamente.
Una delle bellezze della Valle di Cembra, assolutamente imperdibile se hai scelto di trascorrere qualche giorno a Fornace, è rappresentata dalle Piramidi di Terra. Si tratta di uno straordinario fenomeno geologico che ti ricorderà I Camini delle Fate presenti in Turchia, nella regione della Cappadocia.
Le piramidi non sono altro che pinnacoli rocciosi in porfido, modellate dagli elementi nel corso dei secoli e sovrastate da una roccia che le fa sembrare tanti piccoli ombrelli o funghetti: lo spettacolo che ti si parerà davanti è senza dubbio spettacolare e rappresenterà una delle più belle cartoline del tuo viaggio a Fornace e nella vicina Val di Cembra.