Il nome del borgo compare per la prima volta in un documento del 937 come Garniano, forse derivato dal personale latino Garenius. Documenti di Tito Livio e lapidi, testimoniano la presenza di Etruschi, Celti, Cenomani e Romani. Dal 1350 al 1426 il territorio di Gargnano fu dominio dei Visconti come capoluogo di quadra nella Magnifica Patria, per poi seguirne la storia sotto il dominio della Repubblica di Venezia. Successivamente alla scomparsa della Riviera sarà annesso alla Repubblica bresciana di cui ne seguirà le sorti sotto la dominazione napoleonica, come capoluogo di cantone, e poi asburgica fino al Regno d'Italia.
Gargnano possiede uno dei più bei centri storici del lago di Garda. Meritano sicuramente una visita il Palazzo e la Villa Feltrinelli e Villa Bettoni. Non lontano da Gargnano, a Toscolano Maderno, all'interno della Valle delle Cartiere, ove un tempo si collocava l'antico centro industriale per la produzione della carta, sorge il Museo della Carta. Attraverso un percorso suddiviso in quattro zone permette di scoprire il lungo ed elaborato processo che un tempo veniva scrupolosamente seguito per ottenere la produzione della carta.
Per scoprire i sapori di Gargnano, non c'è posto migliore delle Limonaie. Qui, più che in qualsiasi altro posto del lago, sono ancora in funzione limonaie condotte alla maniera tradizionale, alcune delle quali conservano esemplari di alberi centenari della varietà 'Madernina', di Limone Lunario o dei rari Cedri di Salò. Gargnano vanta inoltre, oltre al raffinato pesce di lago catturato ogni notte dalla famiglia dei Dominici (i famosi Frans) e venduto la mattina seguente in Piazza, i rinomati formaggi di Costa e Briano, nonchè il celebre olio extra vergine d'oliva, prodotto dalle varietà casaliva e leccino e dalla rara varietà Gargnà. Da non sottovalutare la produzione dei capperi, che qui sorgono spontanei dai muri in pietra, che abbelliscono il paesaggio con i loro fiori.
Le limonaie
Nel secolo XIII, ove ora hanno sede la Chiesa ed il chiostro di S. Francesco, venne edificato un convento i cui frati diedero vita alla coltivazione dei limoni. Grazie al clima mite di cui gode, per secoli Gargnano ha legato la propria economia alle limonaie, vere cattedrali di pilastri, costruite per rendere possibile l’agrumicoltura a questa latitudine, la più a nord nel mondo. Nel 1840, a fianco del convento, si costituì la Società Lago di Garda, la prima cooperativa agricola d’Italia, finalizzata alla raccolta e alla commercializzazione di questo prezioso prodotto. L’agrumicoltura raggiunse la massima espansione negli anni 1850-1855, quando, Gargnano contava la metà delle limonaie presenti su tutta la riva ovest. La morte dell’80% delle piante, avvenuta per la malattia della gommosi, la concorrenza del prodotto meridionale seguìto all’unificazione del Regno d’Italia e soprattutto la sintesi di laboratorio dell’acido citrico, portarono via via all’abbandono graduale di questa attività.