Grosio (Gròos in dialetto valtellinese) è un comune sito in Lombardia, in provincia di Sondrio, e fa parte della Comunità Montana della Valtellina di Tirano. Un antico borgo che custodisce alcune tra le più importanti testimonianze archeologiche, storiche e artistiche a livello provinciale.
Le documentazioni più antiche risalgono all’età del Bronzo, come riporta la Rupe Magna, il monumento archeologico più importante della Valtellina, sito nel Parco delle Incisioni Rupestri di Grosio. In epoca medioevale invece, come per Mazzo, anche il borgo di Grosio fu uno dei feudi sotto il dominio della famiglia dei Venosta. A testimonianza di quest’epoca troviamo i due castelli che sovrastano il centro abitato, il Castello di San Faustino e il Castello Nuovo o dei Visconti. Altre importanti strutture che vanno ad arricchire artisticamente il borgo di Grosio sono la Chiesa di San Giorgio, la Chiesa di San Giuseppe, la Villa Visconti Venosta, divenuta sede del Museo comunale.
Da tenere a mente anche la famosa fonderia Pruneri, che operò ininterrottamente dal 1822 al 1915 e dal 1949 al 1956, salvo l'apertura straordinaria del 1926 in occasione della fusione del Monumento ai Caduti di Grosio. Di questa rimane in paese la via intitolata al fondatore e le meravigliose campane della Prepositurale.
Nel XVI secolo il borgo Grosio diede anche i natali a Cipriano Valorsa, uno dei più noti pittori locali, e ad altri personaggi come Emilio Visconti-Venosta, ministro degli esteri del Regno d'Italia e suo fratello Giovanni, autore di Ricordi di gioventù e del poema satirico Il prode Anselmo.