Grotte di Castro

Un borgo in provincia di Viterbo che sorge su una rupe tufacea tra i Monti Volsini il cui nome deriva da alcune grotte di cui è particolarmente ricco il territorio circostante e che costituivano le prime dimore degli abitanti fuggiti dalla collina della Civita in seguito alle incursioni Longobarde. Grotte di Castro racconta delle sue radici etrusche e del suo ruolo nel Medioevo come possedimento della Chiesa. Le diverse anime della cittadina, infatti hanno dato vita a uno dei centri più interessanti tra quelli che si trovano nei pressi del lago di Bolsena.

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Grotte di Castro
oltrelautostrada/shutterstock
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Una vista al borgo
ScottYellox/shutterstock
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Fontana Grande
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Museo Civita
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Presepe vivente

La zona limitrofa a Grotte di Castro è ricca di necropoli etrusche. La più vicina al centro è quella denominata di "Centocamere" ed è nota per la presenza di sepolture collegate da fori e stretti cunicoli, una struttura piuttosto rara. Un'altra si trova a qualche chilometro dal centro abitato ed è la "Necropoli di Pianezze un gruppo di tombe che risale a un periodo tra il VII e il VI secolo a.C. La necropoli presenta Tombe a camera, destinate ad accogliere intere famiglie.

All'interno della necropoli si trova la cosiddetta "Tomba rossa" ascrivibile alla fine del VI sec. a.C., chiamata così perché presenta particolari architettonici scolpiti e dipinti di rosso.

I reperti ritrovati all'interno delle tombe sono raccolti nel "Museo Civita" di Grotte di Castro.

Testimone della cultura del Medioevo
All’interno del borgo c’è la Basilica di Maria SS. del Suffragio che è stata edifica in stile barocco nel 1625 sopra i resti di una chiesa dell’VIII secolo dedicata a San Giovanni Battista. All'interno della chiesa è conservata la preziosa statua della Madonna del Suffragio, a cui gli abitanti sono particolarmente devoti. La cittadina è stata parte del territorio dello Stato pontificio poiché nel 1077 la contessa Matilde di Canossa, proprietaria del borgo donò Grotte di Castro e altri suoi possedimenti al Papa.

Il centro storico del borgo, perciò, è ricco di edifici di culto che testimoniano il suo ruolo di simbolo religioso nel Medioevo. Alla Chiesa di San Pietro apostolo costruita per volere di Matilde di Canossa come atto di devozione al Papa si sono aggiunte perciò la Chiesa di San Giovanni, la Chiesa di San Marco e la Chiesa di Santa Maria delle Colonne che costituiscono un patrimonio artistico di grande rilievo.

Alcuni edifici civili sono particolarmente interessanti, tra questi il Palazzo Comunale (oggi sede del Museo Civita) edificato nel XVI secolo e ristrutturato in seguito ad un evento sismico dall’architetto Jacopo Barozzi da Vignola, noto per aver curato la costruzione della Basilica di San Pietro a Roma dopo la morte di Michelangelo. Il palazzo è stato danneggiato da due terremoti, pertanto, gli unici elementi che sono riconducibili alla struttura originaria sono il portale esterno e cinque finestre al primo piano, mentre all’interno ci sono una particolare scala a chiocciola in pietra e un importante camino, proveniente dal palazzo di Innocenzo Iuzzi, che sono molto ben lavorati.

Nel cuore del centro storico c'è invece un'opera più recente della storia del paese, in piazza Cardinale Carlo Salotti, infatti, è stata collocata "Fontana Grande". Si tratta di un’opera di ingegneria idraulica costruita nel 1886 quando Grotte di Castro è stata collegata a un acquedotto che serviva il territorio assicurando a tutti gli abitanti del borgo acqua potabile.

Borgo di Grotte di Castro
Comune di Grotte di Castro
Provincia di Viterbo
Regione Lazio
Abitanti: 2.626 grottani
Altitudine centro: 467 m s.l.m.

il Comune fa parte di:
Borghi Autentici d'Italia

Il Comune
Piazza G. Marconi, 6 - tel. 0763 798002

Accessibile ai disabili
Borghi Autentici d'Italia
Borgo con parco
Borgo di lago
Via Francigena
Chiesa di San Pietro Apostolo
Via Unione, 1A - 01025 - Grotte di Castro - Viterbo
Chiesa di San Marco
Piazza Paolo di Castro, 17 - 01025 - Grotte di Castro - Viterbo
Chiesa di Santa Maria delle Colonne
1025 - Grotte di Castro - Viterbo
Fontana Grande
Piazza Cardinale Carlo Salotti, 13 - Grotte di Castro - Viterbo
Museo Civita
Piazza G. Matteotti, 01025 - Grotte di Castro - Viterbo
Necropoli-di-Pianezze
1025 - Grotte di Castro - Viterbo
Necropoli di Centocamere
1025 - Grotte di Castro - Viterbo
Necropoli di Vigna la Piazza
SP48 - Grotte di Castro - Viterbo
Basilica Santuario di Maria Santissima del Suffragio
Piazza San Giovanni - Grotte di Castro - Viterbo

IN AUTO

  • Percorrere l'autostrada A1 e uscire al casello di Orvieto, poi seguire la segnaletica, prima per Bolsena poi per Castel Giorgio, San Lorenzo Nuovo e Grotte di Castro.
  • Da Siena si può prendere la SS2 Cassia, uscire a San Lorenzo Nuovo e proseguire per Grotte di Castro.

IN AEREO

  • Aeroporto di Roma Fiumicino

Da circa 20 anni Grotte di Castro è protagonista della manifestazione "I sapori del borgo" che si svolge a fine luglio e coinvolge i visitatori in un percorso enogastronomico e culturale alla scoperta del paese. Le vie antiche del centro storico si animano con stand che danno valore ai prodotti tipici del territorio con piatti dal sapore antico. Protagonisti assoluti sono i salumi, l’olio, i formaggi, l’olio extra vergine di oliva e la patata dell’Alto Viterbese a cui è dedicata anche una sagra a Ferragosto.

"I sapori del borgo" è però anche un evento in cui il paese racconta la propria storia. Nel corso della manifestazione, infatti si organizzano diverse visite guidate a tema per far conoscere la cultura di un borgo che in tanti secoli ha saputo costruire un’identità unica in cui il sacro e il profano si mescolano. Un altro evento importante è, infatti la Festa della Madonna del Suffragio che ha carattere religioso e si celebra l’8 settembre. Ogni dieci anni avviene eccezionalmente la "discesa" della statua in legno policromo della Madonna che è custodita all’interno della Basilica di Maria Santissima del Suffragio.
Grotte di Castro è perciò un luogo particolare da scoprire, un testimone della cultura dei borghi che ancora oggi rappresenta un patrimonio inestimabile di valore turistico e storico.

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