Circondata da rigogliosi vigneti, l’erede dell’antica Lanuvium sorge sulle pendici meridionali dei Colli Albani e conserva un ricco patrimonio archeologico. Nel 338 a.C., Lanuvio perse la sua indipendenza ma Roma le concesse un trattamento di favore e la civitas cum suffragium in cambio di parte dei proventi del suo importante Santuario di Giunone Sospita, di cui oggi si visitano i resti sull’acropoli cittadina.
Attraversò grandi periodi di splendore, venne scelta come residenza da grandi personaggi dell’epoca come Marco Emilio Lepido, Marco Giunio Bruto, e fu paese di nascita del console Lucio Licinio Murena e degli imperatori Antonino Pio e Commodo.
Sotto la casata dei Cesarini Sforza, trascorse un periodo di calma e splendore, grazie al genio di Carlo Fontana, della scuola berniniana, e di Tommaso Mattei, allievo del Borromini, nonché dal pittore Giulio Romano, allievo di Raffaello Sanzio.
Interessante e ben conservato è oggi il ricco patrimonio archeologico locale, costituito – oltre che dai resti del tempio – dai reperti custoditi nel Museo Civico Lanuvino. L’offerta turistica lanuvina è completata da un ricco calendario di feste popolari e religiose.