Nascosto tra le dolci colline marchigiane, Moresco è un borgo ricco di storia e fascino, dove il tempo sembra essersi fermato. Le origini di questo incantevole paese non sono del tutto accertate, ma si ritiene che l’area sia stata abitata fin dai tempi romani, come dimostrano gli insediamenti che vi sorgevano, alcuni dei quali si sono sviluppati in centri fortificati durante l’epoca longobarda. Il nome Moresco è avvolto nel mistero; potrebbe derivare da un signore di nome Morico, dalla famiglia dei Mori o anche dal termine morro, che indica un luogo sassoso.
La prima testimonianza documentata del castello di Moresco risale all'anno 1083, mentre nel XII secolo il borgo era già sotto la reggenza di Tebaldo, conte di Moresco. Con l'avvento del XIII secolo, il castello passò sotto il controllo della città di Fermo. Solo con l’unità d’Italia, nel 1868, gli abitanti di Moresco furono liberati dai vincoli feudali, e il borgo entrò a far parte della lista dei comuni, che si era dotato di un governo retto da un consiglio di Massari. Tuttavia, dopo una serie di vicissitudini, Moresco perse la sua autonomia nel 1868 per riequilibrarla nel 1910. Questo secolo di storia è stato celebrato con grande orgoglio nel 2010, anno in cui Moresco ha festeggiato il centenario della sua definitiva indipendenza.
Uno dei simboli indiscussi del borgo è la Torre Ottagonale, costruita nel XIII secolo e alta ben 25 metri. Questa torre, con la sua forma particolare, è visibile da lontano ed è diventata un punto di riferimento per i visitatori. Durante l’estate, la Torre Optagonale ospita mostre fotografiche e opere d’arte, offrendo uno spazio per l'arte e la cultura che si fonde perfettamente con la bellezza del paesaggio circostante. Dalla sua sommità si può godere di una vista mozzafiato sulla valle dell'Aso e, nelle giornate limpide, verso l'orizzonte che termina nel blu del mare Adriatico.
Accanto alla Torre Ottagonale si erge la Torre dell'Orologio, risalente al XIV secolo, che sovrasta la porta principale del borgo. Questa struttura storica rappresenta l’accesso ai tesori di Moresco e accoglie i visitatori con il suo fascino d’epoca e il racconto che porta con sé. Mentre si passeggia per le sue stradine acciottolate, si nota la bellezza del centro storico, che presenta una struttura ellissoidale e un insieme caratteristico di piazze, viuzze e monumenti.
Il Cinquecento fu il periodo di massimo splendore per Moresco, epoca durante la quale il borgo si arricchì di numerose chiese e opere d'arte che sono ancora oggi motivo di ammirazione. La chiesa parrocchiale di San Lorenzo, ad esempio, custodisce magnifiche tele dei secoli XVII e XVIII, mentre la chiesa della Madonna dell'Olmo vanta un imponente affresco di Vincenzo Pagani. Non si può omettere la ex chiesetta di Santa Sofia e la chiesa della Madonna della Salute, entrambe ugualmente affascinanti e significative.
Un altro gioiello è rappresentato dal Palazzo Comunale, dove si trova una grande pala d’altare, opera dello stesso Vincenzo Pagani, che attira l’attenzione per la sua bellezza e per la storia che racconta. Il centro di Moresco è un susseguirsi di piccoli angoli incantevoli, affreschi che abbelliscono le facciate e la piazza triangolare con il portico, testimonianza della navata sinistra della Chiesa di Santa Maria di Castro, distrutta all'inizio del XIX secolo.
Visitare Moresco è un’esperienza che ti trasporta indietro nel tempo, un viaggio attraverso i secoli in un ambiente che conserva il suo fascino autentico. I turisti possono esplorare ogni angolo del borgo, soffermarsi a gustare i piatti tipici della cucina marchigiana nei ristoranti locali, e ammirare le opere d’arte che punteggiano il percorso. Moresco non è solo un luogo da visitare, è un'esperienza da vivere, dove la storia, la cultura e la bellezza naturale si fondono in un insieme armonioso.