Cenni storici
Il territorio dove sorge oggi Palena, in un lontanissimo passato era completamente ricoperto dal mare: basta visitare il Geosito di Capo di Fiume all'ombra del Monte Porrara per rendersene conto, alla luce della presenza di numerosi fossili marini risalenti ad almeno 7 milioni di anni fa.
La primissima presenza umana a Palena risale al Paleolitico mentre il primo a citare il borgo è stato Diodoro Siculo, nel I a.C., all'interno della sua Bibliotheca Historica: il geografo chiama i suoi abitanti Peligni, in riferimento a quella popolazione italica il cui nome rimanda chiaramente al Mons Pallenum (oggi Monte Porrara).
In passato Palena è stata soprannominata "Piccola Gerusalemme" perché, dal IX al XIV secolo ha visto la presenza di diversi protagonisti religiosi. Basti pensare all'eremita San Falco che, grazie ai suoi miracoli, diventò patrono del borgo di Palena. Anche San Francesco d'Assisi fu di passaggio a Palena, quando nel 1216 diretto a Castelvecchio Subequo fu ospite del conte Tommaso Vinciguerra. La leggenda narra che San Francesco pose una pietra di un ampio convento in un luogo in cui già esisteva una più piccola ed antica chiesa denominata Santa Maria in loco, divenuta successivamente Chiesa di San Francesco.
I periodi più difficili per Palena coincidono con il sisma del 1706 e con la Seconda Guerra Mondiale: tra le mine tedesche e le bombe degli Alleati, il borgo fu letteralmente devastato. In seguito, è stato ricostruito, mostrando oggi un importante patrimonio storico e anche artistico, incorniciato da un contesto naturalistico spettacolare.
Palena, la salvaguardia dell’ambiente e l'orso marsicano
Il MOM è il fiore all'occhiello di Palena, inaugurato nel 2005: si tratta del Museo dell'Orso Marsicano, sito all'interno dell'ex convento di Sant'Antonio. Le sue 5 sezioni espositive aiutano i visitatori a conoscere le abitudini e il modo di vivere di questo meraviglioso esemplare in via di estinzione che è presente all’interno del Parco Nazionale della Maiella.
Sono soprattutto i più piccoli a divertirsi nel visitare il museo. Attraverso pannelli didattici, diorami e la ricostruzione dell’ambiente della foresta con i suoi suoni, il museo mira a illustrare le caratteristiche dell’orso marsicano sotto il profilo biologico, ambientale, mitologico e storico.
In Località Colleveduta, si può esplorare l'Area Faunistica del Parco Nazionale della Majella, inaugurata nel 2015, dove oggi vivono tre stupende orse Margherita, Iris e Caterina. Un’area caratterizzata da un bosco di abeti, cespugli, alberi da frutto e aree di pascolo che rispecchiano l’habitat naturale dell’orso marsicano.
Un'eccezionale ricchezza di orchidee nel territorio di Palena ha fatto sì venisse soprannominato "il borgo delle orchidee". Vicino alle sorgenti dell'Aventino si snoda infatti un sentiero che attraversa prati punteggiati da orchidee selvatiche. A Palena in generale si contano almeno 64 specie di orchidee, più poco meno di una ventina di ibridi.
Cosa vedere a Palena: dal castello alle chiese del borgo
Il borgo di Palena presenta un elegante centro storico ben conservato. L’intero abitato è dominato dal maestoso Castello Ducale, noto anche come Castel Forte, risalente al XII secolo. All’ultimo piano del castello si trova il Museo Geopaleontologico, ricco di reperti fossili che testimoniano il passato geologico del territorio.
Tra le tante chiese presenti a Palena, meritano una visita la Chiesa di San Falco e Sant'Antonino Martire, chiesa patronale del borgo intitolata a San Falco, monaco basiliano morto a Palena nell'XI secolo. Ci sono poi la Chiesa di San Cataldo dell'XI secolo, famosa per la presenza di una fontana; la Chiesa della Madonna del Rosario, originariamente chiamata chiesa di Santa Maria della Neve. Altrettanto bella è la Chiesa di San Francesco, al cui interno sono custoditi dipinti, statue e una bellissima pala d'altare del Cenatiempo.
Appena fuori dal centro di Palena, immerso nella verdeggiante vegetazione, si trova l’Eremo Celestiniano della Madonna dell’Altare. Posto quasi 1300 m.s.l.m. sul Monte Porrara, pare che questo fu il primo luogo in cui visse da eremita Papa Celestino V prima di prendere i voti.