Il borgo di Poggio Bustone sorge su un colle collocato nella parte nord-orientale della Piana Reatina, nota anche come "Valle Santa", in virtù della presenza di ben quattro santuari francescani. Il paese dista pochissimo dal Monte Terminillo e vede le sue origini perdersi nella notte dei tempi. I primi documenti che ne attestano l'esistenza risalgono al 1100 circa; più tardi, intorno al 1208, San Francesco e sei dei suoi discepoli si trasferirono proprio qui, per trovare quiete e relax. La struttura antica del paese ricorda quella dei tipici borghi medievali. Girovagando per le sue stradine è possibile osservare la cosiddetta porta del "Buon Giorno", ad arco gotico, che anticamente costituiva l'ingresso al paese, e la Torre del Cassero, a pianta pentagonale, appartenente al vecchio castello di cui oggi restano soltanto pochi ruderi.
La storia e le origini di Poggio Bustone
Il borgo ha origini molto antiche, che alcuni studiosi fanno risalire all'epoca romana. Il periodo che ha reso celebre il paese, tuttavia, inizia all'alba del XII secolo, quando San Francesco e il suo stuolo di predicatori scelsero proprio queste lande remote per raccogliersi in preghiera. La fondazione del Santuario di San Giacomo è datata agli inizi del 1200. Posto a dominio della valle, costituisce una delle tappe più suggestive del cammino francescano. Oltre al caratteristico centro storico, fatto di vicoli, scalinate e casette basse, a Poggio Bustone è possibile ammirare le tante bellezze naturalistiche, che invitano a compiere piacevoli passeggiate nella natura incontaminata.
Il Santuario di Poggio Bustone
Immerso nel verde, all'ombra dei monti che infondono al luogo un'atmosfera ancor più raccolta e spirituale, è il Santuario di San Giacomo, il quale domina la sottostante "Valle Santa". Il convento-santuario risale al 1200, ma nel corso della storia ha ricevuto parecchi rifacimenti. Figura senza dubbio tra i luoghi più mistici dell'intero cammino francescano. Fu proprio nella pace e nell'intimità di questi posti che San Francesco si riconciliò con l'uomo e la natura, trasferendo una parte della propria fede alla gente del luogo. Il convento primigenio, fondato nel 1208 proprio da San Francesco, fu ampliato con una Chiesa gotica, dedicata a San Giacomo e costruita durante il XIV secolo, composta da un'unica navata impreziosita da alcuni dipinti del Cinquecento. Il cuore, nonché la parte più antica del complesso religioso, è costituito dal chiostro duecentesco, recante uno straordinario dipinto raffigurante la Madonna col bambino e alcune pitture più semplici, che mostrano scene di vita quotidiana del santo. Più recente è il refettorio, ricco di affreschi risalenti alla metà del XVII secolo e raffiguranti l'ultima cena, l'Immacolata e alcuni santi appartenenti all'ordine francescano.
La Grotta delle Rivelazioni
Di fianco al chiostro è situato l'accesso al romitorio, il luogo in cui San Francesco si raccoglieva in preghiera. Dal piazzale situato di fronte al santuario prende il via un sentiero che conduce fino alla Grotta delle Rivelazioni, all'esterno della quale è stata costruita una cappella rustica, a protezione del luogo in cui San Francesco vide l'angelo che gli riferì del perdono dei peccati.
Il Sacro Speco
Sempre nei pressi del Santuario, sorge il Sacro Speco. Raggiunto da un bel sentiero, questo luogo solitario e suggestivo (reso tale anche dalla leggenda delle Sacre Impronte), è il punto d'arrivo ideale di qualsiasi passeggiata che parte dal santuario. Nei dintorni figurano altri tre luoghi di culto, tra cui quello di Fonte Colombo, di Greccio, con il borgo omonimo, e di Santa Maria della Foresta. I santuari Francescani non fanno altro che impreziosire ulteriormente il cammino francescano della Valle Santa di Rieti, già di per sé imperdibile, in virtù delle suggestioni offerte dai monti, dalla natura immacolata e selvaggia e dall'atmosfera mistica che lo pervade.
Cosa fare e mangiare a Poggio Bustone
Oltre al trekking e alle passeggiate nella natura, Poggio Bustone offre un bel bagaglio di tradizioni e una cucina tipica imperdibile. La presenza di San Francesco viene ricordata da tre diverse festività: quella del 4 ottobre, che prevede il passaggio del "tamburello" e rievoca il saluto del Santo; quella che cade nel Lunedì dell'Angelo ed è caratterizzata dalla processione fino all'eremo Francescano; quella del 2 agosto, culminante nella cosiddetta festa del Perdono. Poggio Bustone è una delle tappe principali del cammino francescano, l'itinerario che unisce tra loro i luoghi che testimoniano il passaggio e l'opera del Santo nato ad Assisi. Percorribile a piedi, in bicicletta o a cavallo, questo cammino tocca posti incantevoli, in grado di conquistare qualsiasi avventore. Ma le sorprese non finiscono qui, essendo Poggio Bustone uno dei maggiori centri di produzione della porchetta, prodotto agroalimentare protetto. La tradizione vuole che ad inventare la ricetta sia stato proprio un macellaio del luogo, tale Moretto. A portare avanti questa tradizione contribuisce la sagra che vi si tiene annualmente, ogni prima domenica di ottobre. Come confermato dalla Gazzetta Ufficiale del 1900, la porchetta locale venne esposta persino all'Expo di Parigi di quello stesso anno.