La Storia
La posizione strategica del territorio polcenighese e le sue risorse naturali hanno fatto di Polcenigo un luogo adatto agli insediamenti umani sin dai tempi preistorici. I ritrovamenti archeologici del Palù testimoniano la presenza di un villaggio di palafitte, risalente al neolitico, che poteva contare sull’abbondanza di acqua, piante e animali selvatici forniti in grande quantità dall’area umida del Palù e dalle vicine montagne. Tra il V e il VI secolo d.C., con la diffusione del Cristianesimo, Polcenigo divenne un rilevante centro religioso grazie alla presenza di importanti centri di culto, come la Chiesa di S. Floriano. Nel Medioevo, quando i castelli costituivano un elemento essenziale per la difesa del territorio, Polcenigo poteva vantare un complesso di edifici fortificati, noti come il castello già alla fine del X secolo. Un decreto emesso dai Signori of Polcenigo nell’anno 1200, incentivava la costruzione di nuove case nel borgo, allo scopo di attirare nuovi residenti nel centro del paese. Da quel momento storico Polcenigo iniziò a prendere forma e a espandersi ai piedi del Castello.
Commercianti, artigiani, notai, sarti, barbieri, pellicciai e fabbri si insediarono in paese mentre prosperavano attività tradizionali, come l’allevamento e l’agricoltura, le osterie, le rivendite di alimentari i mercati e le panetterie. Nel 1420 i territori polcenighesi caddero sotto il dominio della Serenissima Repubblica di Venezia e nel 1499 furono invasi dai Turchi che ridussero Polcenigo a un cumulo di macerie. Nel 1571 la repubblica di Venezia riconquistò i suoi possedimenti e nei tre secoli successivi Polcenigo godette un periodo di pace e prosperità, in particolare durante il XVIII secolo che vide una grande rinascita economica, artistica e religiosa del paese. Dopo la caduta della Repubblica di Venezia (1797) il territorio fu dapprima invaso dalle truppe napoleoniche e poi da quelle Austriache. Seguirono anni di malcontento e molti si offrirono volontari nella lotta contro la casa d’Austria. Nel 1866 il territorio fu annesso al Regno d’Italia.
I Palazzi
Passeggiando lungo le vie del borgo è possibile apprezzare la maestosità di alcuni palazzi di notevole valore storico e architettonico come Palazzo Scolari-Salice (XVI secolo), Palazzo Fullini-Zaia (seconda metà del XVII secolo), Palazzo Manin- Zaro (XVI - XVII secolo) Palazzo Polcenigo (XVI secolo) e Palazzo Pezzutti (XVII secolo). Palazzo Scolari-Salice propone un porticato con stemmi, archi e colonne del XIII secolo. Il cortile interno dà accesso al maestoso giardino all’italiana, realizzato dall’Ingegner Quaglia sul declivio del colle che conserva sentieri, siepi e rari alberi centenari. Palazzo Fullini-Zaia, forse progettato da Domenico Rossi, è un imponente edificio su Piazza Plebiscito, con archi bugnati, trifore e originali mascheroni. Il palazzo preserva stucchi ottocenteschi e una superba scalinata. Palazzo Manin-Zaro è un esempio di stile tardoveneziano. Il palazzo è abbellito da bifore, trifore e ornamenti in marmo e stucco. Il cinema-teatro è un notevole edificio appartenente ai Conti di Polcenigo che probabilmente utilizzavano come magazzino.
A partire dalla seconda metà del XIX secolo vi si tennero concerti e rappresentazioni teatrali amatoriali. Dopo un’imponente opera di restauro, l’edificio ospita il nuovo accogliente cinema-teatro al piano terra e il Museo dell’Arte Cucinaria al primo piano. Degne di nota sono inoltre la chiesa di Coltura dedicata a San Lorenzo (inizio XIII secolo) e la chiesa di San Giovanni (XIV-XVIII secolo). Per la sua valenza panoramica, merita una menzione particolare Mezzomonte, un tempo chiamato Nuvolone. Collocato sulla montagna a un'altezza di 477 metri, possiede una conformazione urbanistica a più livelli, con case in sasso, e un affaccio panoramico verso la pianura da est verso ovest.
Le Malghe
Gran parte delle le malghe che un tempo costituivano una risorsa fondamentale per l’economia del paese sono state recentemente ampliate e ristrutturate. Hanno locali per la vendita dei prodotti e per la ristorazione e sono in grado di rispondere alle richieste di un turismo legato alla riscoperta dei territori e alla valorizzazione dei prodotti locali.