Il nome del borgo di Quarto d'Altino rimanda a quei quattro miglia che lo separavano da Altino, antico nucleo abitativo paleoveneto che poi fu conquistato dai romani divenendo un importante municipium, attraversato peraltro dalla Via Gallica. Altino si sviluppa dal punto di vista commerciale per poi decadere inesorabilmente, prima a causa delle invasioni dei Barbari e poi dell'avanzante paludamento. Altino si trasforma dunque in una sorta di cava, dalla quale venivano prelevati i materiali per la costruzione di altri borghi circostanti, tra i quali appunto Quarto d'Altino. Quest'ultimo sorge sulle sponde del fiume Sile e si sviluppa attorno alla Chiesa di San Michele Arcangelo di epoca longobarda.
All'inizio Quarto d'Altino era circondato da un area paludosa e solo con la Serenissima Repubblica di Venezia viene avviata una sostanziale opera di bonifica nel XV secolo, completata poi tra il XIX e il XX secolo.
Il simbolo del borgo di Quarto d'Altino è la Chiesa di San Michele Arcangelo: completata tra l'800 e il '900, la parrocchiale presenta un chiaro stile neoclassico e all'interno custodisce un organo del 1908 con ben 1180 canne e la copia dell'opera di Guido Reni, raffigurante la sconfitta del diavolo da parte dell'Arcangelo Michele, donata dal pontefice Pio X.
Accanto alla chiesa non si può non notare il campanile circolare, alto 56 mt, realizzato dal Benetton: questa torre in stile ravennate è sovrastata in cima dalla statua in acciaio di San Michele Arcangelo, peraltro patrono del paese. Una scala a chiocciola permette a tutti i visitatori di raggiungere la cella campanaria in cima, dalla quale la vista spazia su Torcello, sui tanti campanili della magnifica Venezia e sui Colli Euganei.
I dintorni di Quarto d'Altino: dall'area archeologica di Altino all'Oasi di Trepalade
A poco più di 6 km da Quarto d'Altino si trova l'area archeologica dell'antica città romana di Altino. Sono individuabili due zone ben precise, in una delle quali sono ben visibili le vestigia del quartiere residenziale di Altino, con tanto di scalinate di approdo, strada basolata in trachite e la Domus della Pantera, all'interno della quale è presente un bellissimo mosaico nero e bianco, raffigurante una pantera nell'atto di abbeverarsi. L'altra zona archeologica invece custodisce i resti di una colossale porta d'ingresso alla città, risalente al I a.C.
A pochi metri sorge poi l'imperdibile Museo Archeologico Nazionale di Altino, ricco di manufatti e reperti risalenti al periodo tra il VIII a.C. e il V d.C.: è possibile ammirare monete, resti di mosaici, meridiani, capitelli, stele, monumenti funerari e soprattutto statue, tra le quali quelle acefale del I a.C. raffiguranti i Tritoni e la bellissima Statua di Icaro.
Il modo migliore per scoprire Quarto d'Altino è in bicicletta, vista la presenza di moltissime piste ciclabili: la maggior parte dei sentieri sono sterrati e si snodano nel cuore della lussureggiante natura che circonda il borgo, proprio come il circuito ciclabile più famoso del GiraSile. Si tratta in questo caso di una bellissima greenway che permette agli amanti delle due ruote di conoscere meglio le bellezze naturalistiche del Parco Naturale Regionale del Fiume Sile: è possibile scegliere tra quattro itinerari, legati all'arte, alla natura, al gusto e all'acqua.
Tra i luoghi più belli del parco, a pochi km da Quarto d'Altino, c'è l'Oasi Naturalistica di Trepalade, habitat di numerose specie di uccelli, anfibi e rettili.: qui la vegetazione è incontaminata e selvaggia, con canneti e pioppi che circondano il laghetto, le cui acque riflettono il verde della natura circostante.