Ai piedi del monte Sèra (1960 m.), il piccolo e antico borgo di Rango, in Trentino Alto Adige, è un gioiello di architettura contadina di montagna. Dal punto più alto del Bleggio domina fiero la conca delle Valli Giudicarie Esteriori. Il suo nome deriva forse dal celtico 'Randa', ovvero località posta al limite. Infatti Rango, oltre ad essere il più alto del bleggio e anche l'ultimo borgo prima del Passo Duron. Rango è uno dei paesi più antichi di queste valli, la parte vecchia del borgo risale all'anno Mille. Il trascorrere dei secoli non ha intaccato il suo prezioso patrimonio storico e architettonico, con le antiche case addossate le une alle altre, collegate da portici, ponti e corti. Testimonianza viva di un passato popolato da pastori, greggi e viaggiatori, che qui di solito sostavano e riposavano.
La struttura del paese con le sue antiche case addossate le une alle altre e collegate da portici, androni e corti interne, rammenta quella dei paesi fortificati. Rango era anticamente posto lungo la “strada imperiale” che dal lago di Garda porta verso la Val di Sole. Sul finire dell'Ottocento risulta interessante una vicenda legata ad un presunto caso di spiritismo di una ragazza del paese di Rango che destò scandalo "anche fuori delle Giudicarie nelle vallate circonvicine". Da questa vicenda deriva il nome di uno dei portici di Rango all'imbocco della casa dove viveva la ragazza con la sua famiglia, chiamato "portec del diavol". Da visitare la chiesa parrocchiale del XV secolo e il piccolo Museo della Scuola dove sono conservati oggetti e materiali didattico della prima metà del novecento. Durante il periodo natalizio nelle case e negli androni del borgo si svolge un coloratissimo Mercatino di Natale. Un magico pugno di case sapientemente conservate,stretti vicoli in salita, ampi androni, vecchie legnaie, cortili e porticati che si accendono delle luci del Natale e si popolano di bancarelle colme di prodotti tipici locali e delle meraviglie dell’artigianato locale. Sapori e profumi da gustare anche nelle osterie ai vòlt, con i piatti della cucina trentina: canederli e trippa in brodo, orzetto, polenta carbonera, formaggi e salumi locali, strudel, frittelle di mele e torta di noci. Un'antica strada bianca (tuttora utilizzata quotidianamente) che ha origine nella parte alta del paese consente di raggiungere con una passeggiata non impegnativa il Passo del Durone (1.039 m s.l.m.).