Una delle tante particolarità di Rocca Imperiale è il suo sviluppo urbano, le case basse e piccole disposte quasi "a cascata" sul colle, creano un bellissimo effetto che attira gli amanti della fotografia, sempre in cerca dello scatto perfetto. Per tutti questi motivi Rocca Imperiale è entrata a far parte di diritto fra i Borghi più Belli d’Italia.
La storia
Il massiccio castello voluto da Federico II fu realizzato nella prima metà del Duecento in una zona di particolare importanza strategica per il controllo delle vie che collegavano Reggio Calabria a Brindisi. Anch’esso, come gli oltre duecento realizzati nel sud Italia, faceva parte di un grande progetto difensivo voluto dal sovrano. Dopo la costruzione della grande Rocca iniziò anche quella del centro abitato con case basse e massicce che invogliarono le popolazioni delle campagne e dei centri vicini a trasferirsi nel nuovo borgo fortificato. Successivamente, alla morte di Federico II, Rocca Imperiale passò sotto il dominio di Carlo d’Angiò che, oltre a soggiornarvi per un lungo periodo, ne affidò la custodia ai Cavalieri dell’Ordine Gerosolimitano.
Alla fine del Quattrocento Rocca Imperiale entrò a far parte dei territori di Alfonso D’Aragona, che apportò alcuni cambiamenti ed ampliamenti all’intera struttura. Nei secoli che seguirono tutto il borgo fu teatro di vari eventi storici, ma soprattutto venne spesso attaccato dai saraceni che, nel 1664 riuscirono ad espugnarlo, devastandolo in gran parte e distruggendo del tutto la bella chiesa del Duecento. Agli inizi del Settecento il castello fu acquistato dalla famiglia Crivelli, poi passò di proprietà del vescovo Pujia di Tursi e alla fine venne abbandonato, restando in preda ad atti vandalici che lo ridussero quasi ad un cumulo di rovine. Acquistato dalla famiglia Cappa, esso fu abitato fino al 1989 quando venne donato al comune.
Cosa vedere nel borgo
Osservato da lontano o ancor meglio dall’alto, il borgo di Rocca Imperiale presenta una singolare "struttura a piramide" che parte dal castello e si sviluppa seguendo anche la morfologia della collina sulla quale è costruito. I recenti fabbricati e l’inevitabile sviluppo urbanistico realizzato negli anni non hanno affatto intaccato questa particolarità.
Passeggiare nel paese non è sempre semplice o agevole in quanto è necessario inerpicarsi lungo piccole strade che salgono verso le parti più alte, spesso in modo molto ripido. Tuttavia anche questa rappresenta una delle peculiarità di Rocca Imperiale. Partendo dal basso si incontra il Convento di S. Antonio eretto fra la fine del XVI secolo e gli inizi del XVII secolo per la confraternita dei Minori Osservanti. La chiesa, nonostante le successive modifiche conserva ancora l’originale portale caratterizzato da bellissimi battenti in legno del 1615.
Passeggiando per le vie del borgo per arrivare al Castello, fulcro dell’intero abitato, vale la pena soffermarsi sui particolari delle case, delle piccole piazze e dei vicoli che hanno conservato così bene tutti i particolari originari. Attorniato da poderose mura distribuite su vari livelli, il Castello era reso ancora più inespugnabile grazie alla presenza di un profondo dirupo posto sul lato sud. Il nucleo voluto da Federico II e completato poi in epoca aragonese-spagnola, subì profonde modifiche ad opera dei signori della zona, i duchi Crivelli che sulla parte più alta fecero costruire un palazzo. Attualmente la Rocca è visitabile in gran parte e permette di ammirare non solo le sue sale e i suoi cortili, ma anche uno splendido panorama sul borgo e sul Golfo di Taranto.
Specialità gastronomiche di Rocca Imperiale
I limoni sono i protagonisti incontrastati della maggior parte dei liquori, dei dolci e delle ricette di Rocca Imperiale. In realtà, come avviene in tutta la regione, le specialità gastronomiche da gustare e da portare a casa come souvenir non finiscono qui. Nei ristoranti del borgo il primo piatto tipico sono i "Frizzuli con la mollica", ovvero un tipo di pasta lunga realizzata a mano, servita con un sugo di salsiccia arricchito con polvere di peperone e servita con mollica di pane passato in padella. La "salsiccia di Rocca Imperiale" ha un sapore indimenticabile, grazie alla presenza di odori che la rendono saporita e con il giusto grado di piccantezza. I "peperoni cruschi" sono tipici di tutta quest’area della Calabria e anche in questo borgo sono molto usati nelle preparazioni di primi e secondi, soprattutto se vengono ridotti in polvere e aggiunti alle diverse ricette. La "Bambata" (focaccia con peperoni e pomodori) o i diversi "Ptticill" (panzerotti con vari ripieni), invece, possono essere degli ottimi street food da consumare inerpicandosi verso il punto più alto di Rocca Imperiale.