Documentato già a partire dal XI secolo, il borgo di Salbertrand si sviluppa grazie all’attraversamento dell’antica strada di Francia, attorno al quale tra abitazioni di architettura significativa e monumentali fontane all'epoca si segnala persino un antichissimo albergo per viandanti, l’Hotel Dieu. La parrocchiale di San Giovanni Battista nella piazza principale è uno degli edifici sacri più importanti dell’alta Valle con un protiro e un portale in pietra opera del lapicida Matteo Rude di Melezet. L’interno è riccamente decorato con affreschi databili tra il XIV sec. e il XVI sec. e un retable opera di Jean Faure di Thures.
La montagna di Salbertrand presenta un versante boscoso ricco di abeti che sono il cuore del Parco Naturale del Gran Bosco di Salbertrand che si estende sul versante esposto a nord dell'Alta Valle di Susa interessando, inoltre, i comuni valsusini di Chiomonte, Exilles, Salbertrand, Oulx e Sauze d'Oulx per oltre 3.700 ettari, dai 1.000 metri s.l.m. Ai 2.600 dello spartiacque con le cime dei monti Genevris (2.500 m), Blegier (2.550 m), Gran Costa (2.600 m) e Gran Serin (2.589 m).
All’interno del parco, l’Ecomuseo Colombano Romean raccoglie le memorie di terra e di acqua della comunità attraverso un percorso ad anello. Fanno parte delle sezioni visitabili dell'Ecomuseo il Mulino Idraulico della Comunità di Salbertrand e il Forno a legna della frazione Oulme che permettono di documentare il ciclo completo del pane collegando i vari momenti di lavorazione dei cereali e illustrando i legami tra il mondo lavorativo e quello domestico.
Il Museo dei Tesori della Parrocchiale ospitato nella sacrestia della Chiesa di San Giovanni Battista, e la Cappella dell'Annunciazione dell'Oulme, recentemente restituita all'antico splendore, testimoniano la religiosità e la sapienza di una comunità strettamente legata alle proprie tradizioni. Lungo la via principale, due monumentali Fontane in pietra e l'Hotel Dieu documentano l'importanza del borgo di Salbertrand lungo lo storico itinerario della Strada di Francia.
Sono inoltre visitabili la Ghiacciaia ottocentesca e una ricostruzione in legno a blockbau del prototipo della Smoke-sauna progettata dal grande architetto finlandese Alvar Aalto per la sua casa sperimentale di Muuratsalo (Finlandia), una aia carbonile con le diverse fasi di allestimento di una Carbonaia in bosco, la Calcara, il Cantiere forestale e la sezione dedicata alla Glorieuse Rentrée.
Tra gli eventi di rilevo si segnalano la Festa patronale di San Giovanni a giugno e il Processo al Carnevale del martedì grasso.
Il Carnevale di Salbertrand
Accanto alla sfilata dei carri allegorici si inseriscono ancora oggi antiche tradizioni e rituali propiziatori quali la distribuzione dei turtiòu, la lettura del testamento del carnevale e il falò del fantoccio del carnevale, accanto alla musica moderna, le melodie tradizionali della Müsiccä, i musicisti della banda musicale di Salbertrand. La festa ha inizio la domenica e si apre con una sfilata che attraversa le vie principali del paese ed è composta dai carri allegorici e da un carro attrezzato con stufa, su cui vengono cotti i turtiòu (frittelle di acqua, farina e sale) che vengono distribuiti in cambio di soldi, cibi o bevande. Il martedì sera si ripete la sfilata accompagnata dalla musica e dal fantoccio del carnevale che viene fatto saltare e danzare tra il pubblico.
Il fantoccio del carnevale (Carnavà), chiamato pagliaccio, viene realizzato ogni anno dai giovani del paese utilizzando sacchi di juta, paglia o fieno. Spesso, a esso si accompagna un pupazzo simile ma più piccolo, il Piccolo Carnevale (Pchì Carnavà). Al termine della sfilata del martedì grasso, il fantoccio viene messo al centro della piazza e viene letto il testamento, in cui sono riportati, in forma di satira, tutti gli avvenimenti degni di nota accaduti nell’arco dell’anno; successivamente il fantoccio viene bruciato e, accompagnati dalla musica della banda, si balla girando e saltando intorno al falò.