Sante Marie

Tipico borgo abruzzese circondato dagli splendidi rilievi della catena dei monti carseolani, Sante Marie è adagiato su un meraviglioso colle al confine tra Lazio e Abruzzo, è immerso in un paesaggio incantato, aspro e selvaggio: il monte Bove, il monte Sant’Angelo e il monte Faito lo avvolgono, colorati da foltissimi castagneti e faggeti secolari. Dalle sue sei frazioni, tutte fiorite dagli 800 m ai 1000 m s.l.m., ogni sguardo regala panorami di rara bellezza.

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Cicloturistica della sagra della castagna
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Caldarroste
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Buldering
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Cippo commemorativo a Josè Borjes presso Luppa Sante Marie
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Falesia di Pietra Pizzuta
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Tipico dolce natalizio con castagne
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Inghiottitoio di luppa
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Sante Marie
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Interno Inghiottitoio di Luppa
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Sala del Brigantaggio presso Palazzo Colelli
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Cammino dei briganti
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Cammino dei briganti
Il territorio di Sante Marie, caratterizzato da una notevole presenza idrica sotterranea, comprende la stupenda Riserva Regionale Grotte di Luppa, con il suo inghiottitoio di grande interesse speleologico.
I castagneti, con il loro tangibile fascino, rappresentano una delle punte di diamante della zona e, da sempre, rappresentano un bene prezioso per l’economia e la cultura locale (Sante Marie fa parte dell’Associazione Nazionale Città del Castagno). Altra perla è sicuramente l’acqua oligominerale della Fonte della Rocca che sgorga tra dirupi, boschi e rocce a 1100 metri d’altitudine.
Il territorio comunale è denso di tracce della lunga storia dal quale è stato attraversato; non si farà fatica a coglierle: gli antichi portali, le graziose chiese, le costellazioni di ruderi e palazzi. Una vasta area archeologica si estende sul versante meridionale del Monte Faito, tra Scanzano e Santo Stefano.
La presenza di insediamenti antichi è testimoniata da resti murari e frammenti di ceramica e altri reperti rinvenuti durante ricognizioni sul territorio e scavi di settore.
Gli insediamenti antichi occupavano una fascia di minore pendenza che si estende sotto la ripida e rocciosa scarpata superiore del monte, a quota 960/1030m s.l.m., articolata in una serie di terrazzi naturali posti a quote diverse e di profondità variabile. Il perimetro dell’area occupata dai reperti è di circa un chilometro e mezzo, la larghezza massima in senso ortogonale alle linee di pendenza è di trecento metri. Colle Nerino è il toponimo di uno dei dossi compresi in questo territorio, che ha dato recentemente il nome all’intera area archeologica.
Il borgo montano di Sante Marie, dalla classica conformazione ad oppidum medievale, si trovava sulla linea di confine tra lo Stato Pontificio e il Regno di Napoli: è stato, per questo, terra di passaggio di eserciti e briganti.

A Palazzo Colelli si trova il Museo del Brigantaggio, ispirato alla storia del generale catalano Josè Borjes, catturato proprio alle porte del paese l’8 dicembre 1861.
Da Sante Marie si può intraprendere il Cammino dei briganti, che ripercorre i passi dei briganti tra i monti a cavallo del Lazio e dell’Abruzzo. Un meraviglioso percorso di trekking ad anello nel quale la natura incontaminata si sposa con la bellezza dei piccoli borghi dalla genuina accoglienza.

La denominazione del grazioso borgo, che originariamente identificava un tempio dedicato alla Vergine posto su di un luogo elevato, deriva dal latino altum (castrum) Sanctae Mariae. Nel Catalogo dei Baroni (XII sec.), la più antica testimonianza dell’esistenza del paese, questo viene chiamato Alto Sante Marie; in seguito viene anche citato nella Bolla Papale di Clemente III (1188), con l’indicazione delle sette chiese presenti sul territorio.

Dalle origini antichissime, condivide la sua storia con quella della vicina Alba Fucens: quest’ultima, infatti, ancor prima di essere occupata dai romani, fu ripetutamente contesa tra gli Equi e i Marsi; una delle sue contrafforti verso Roma era proprio nel territorio di Sante Marie, a testimoniarlo le tracce di mura e muraglioni a secco, simboli dei borghi fortificati di antica fattura (Castelvecchio e Scanzano).
Nel Medioevo faceva parte del feudo di Tagliacozzo, dapprima sotto il controllo dei Conti dei Marsi, poi dei De Pontibus, in seguito degli Orsini e dei Colonna. Nel periodo postunitario fu il luogo dove venne catturato e ucciso il brigante catalano José Borjes. Messo a dura prova dal disastroso terremoto del gennaio 1915, il paese fu tristemente bombardato dagli aerei americani (20 gennaio 1944) durante la Seconda Guerra Mondiale nell’erroneo tentativo di colpire il comando tedesco stanziato nella villa dell’avvocato Mari, a pochi passi dalla ferrovia Roma-Pescara.
Nel centro storico del borgo montano fortificato si trova la chiesa quattrocentesca di Santa Maria delle Grazie, fortemente modificata durante il Barocco, conserva il portale e il campanile originari. Costruita dai resti della chiesa di Santa Maria in Luppa (inizialmente collocata nel piccolo paese di Uppa), presenta graziosi dipinti di santi dell’ungherese Carlo Frjes sulle navate. Da segnalare è, inoltre, l’altare dedicato alla Madonna del Rosario di epoca barocca e scuola romana.
Nella piazza del paese di Santo Stefano si trova la chiesa di Santo Stefano Protomartire, citata nella Bolla papale di Clemente III. Inizialmente legata a un cenobio benedettino, fu ristrutturata per la prima volta nel XVI secolo, in seguito nel 1903; a navata unica, si contraddistingue per il meraviglioso altare classico, impreziosito dalla tela (1800) del pittore di Tagliacozzo Guadagnoli raffigurante la lapidazione di Santo Stefano.
Borgo di Sante Marie
Comune di Sante Marie
Provincia di L'Aquila
Regione Abruzzo
Abitanti: 1.159 santemariani
Altitudine centro: 850 m s.l.m.
il Comune fa parte di:
Borghi autentici d'Italia
Città del castagno
Città delle grotte
Il Comune
Piazza Aldo Moro, 1 - tel. 0863679132
Borgo in montagna
Scanzano
67067 Scanzano - Sante Marie - L'Aquila
Tubione
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Valdevarri
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Castelvecchio
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San Giovanni
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Santo Stefano
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IN AUTO

  • Da Nord: prendere l'autostrada A14 e seguire la direzione A1 per Firenze Proseguire verso Roma e seguire le indicazioni per Pescara. Prendere l'autostrada A24 e uscire a Tagliacozzo. Continuare sulla SS 5 e seguire le indicazioni per Sante Marie.
  • Da Sud: prendere la A14 in direzione Pescara. Proseguire verso Roma e prendere l'autostrada A25. Uscire a Magliano dei Marsi e seguire le indicazioni per la SS 5 in direzione Tagliacozzo, proseguire fino alla SP 23 per entrare in Sante Marie.

IN TRENO

  • Stazione ferroviaria di Sante Marie.
Tra ottobre e novembre nel borgo si svolge una delle sagre più partecipate e antiche della Marsica (da oltre 40 anni), la Sagra della Castagna:  per quattro giorni  il  borgo  si  trasforma  in un  vero  e  proprio  Villaggio della castagna, con l’allestimento, tra i suoi vicoli, di un gustoso percorso enogastronomico e la riapertura, per l’occasione, di cantine e osterie; il piatto della tradizione è rappresentato dall’utilizzo della castagna  per primi, secondi e dolci.
Molto partecipata è anche la rievocazione storica dei Canistri a Santo Stefano antica usanza di portare in dono alle neo-spose un cestino pieno di prodotti tipici locali (enogastronomici e tessili). Dopo la sfilata delle donne del paese vestite a tema, si svolge la premiazione del cesto più bello e la degustazione di cibi e bevande del luogo.
A Scanzano nel mese di agosto si svolge l’evento Vicoli e Piazzette un percorso enogastronomico e rievocativo dei mestieri e dell’arte del saper fare, mentre a Castelvecchio, ormai da più di 20 anni, si svolge la Sagra del Porcino per valorizzare questi funghi che crescono in abbondanza sul territorio, con piatti variegati.
A Valdevarri a fine agosto c’è la Sagra degli Surgi evento che porta molti visitatori, anche dalla vicina provincia di Rieti a degustare una tipica pasta fatta a mano con una tecnica che risale a tempi antichi.
Una bella gara podistica di 21 km ripercorre il Sentiero di Corradino, attraversando i vari paesi del territorio di Sante Marie e il centro della vicina Tagliacozzo (Mezza maratona sui Sentieri di Corradino).
Invece a metà ottobre in bicicletta, per due giorni, si può partecipare alla Cicloturistica della castagna: si gode di un paesaggio autunnale davvero suggestivo.
Ogni frazione è animata da usanze e feste religiose che la caratterizzano. Ne segnaliamo due in particolare: Le Passate, in estate (presso Scanzano, il 14 agosto); Le n’tosse, ad illuminare la notte della Vigilia di Natale (il termine indica le torce che illuminavano la strada ai fedeli che si recavano a Messa la notte di Natale).
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