Conosciuto per il famoso vino, il Morellino di Scansano, l’omonimo borgo sorge nell’entroterra delle colline della Maremma. Un panorama splendido caratterizzato dalle verdi colline fitte di pascoli e rigate dai filari di vigne e ulivi.
Conosciuto per il famoso vino, il Morellino di Scansano, l’omonimo borgo sorge nell’entroterra delle colline della Maremma. Un panorama splendido caratterizzato dalle verdi colline fitte di pascoli e rigate dai filari di vigne e ulivi.
Noto per aver conferito la denominazione al Morellino di Scansano, vino rosso DOCG prodotto nella zona, il territorio del borgo era già abitato ai tempi degli Etruschi e dei Romani, come testimoniano gli insediamenti di Ghiaccio Forte, Aia Nova e Scrina di Porco.
La prima notizia del centro medievale risale al 918, quando viene nominata una certa curtis Mustia, identificabile con la frazione di Murci.
Nel territorio scansanese sorsero, nel corso del medioevo, numerosi castelli di grande importanza strategica, come Montorgiali, Cotone e Montepò, mentre il castello di Scansano, attestato nel 1274, fu conteso nel XIV secolo tra i conti Aldobrandeschi e i Tolomei di Siena.
Nel 1418, Scansano venne ereditato dagli Sforza, assieme all'intera contea di Santa Fiora nella quale era inglobato, a seguito del matrimonio tra Bosio Sforza e Cecilia Aldobrandeschi. Nei primi anni del XVI secolo Scansano crebbe di importanza, fino a diventare uno dei principali centri della Maremma, aumentando di popolazione e incrementando la propria area urbana. Nel 1615, i conti di Santa Fiora lo vendettero a Cosimo II de' Medici e nel corso del secolo successivo i territori scansanesi conobbero un ulteriore miglioramento economico.
Molto attivo nel corso del Risorgimento – con il passaggio della garibaldina colonna Zambianchi – e della Resistenza nel secondo dopoguerra – con la figura di Luigi Canzanelli – Scansano è oggi una località nota in tutta Italia per la produzione del Morellino, vino DOCG della provincia di Grosseto.
Il borgo e i suoi dintorni sono ricchi di luoghi di interesse come i numerosi castelli presenti nelle sue frazioni, il santuario di San Giorgio, l'area archeologica di Ghiaccio Forte, il museo etnografico del vino e quello archeologico.
Borgo di Scansano
Comune di Scansano
Provincia di Grosseto
Regione Toscana
Abitanti: 4.340 scansanesi
Altitudine centro: 500 m s.l.m.
il Comune fa parte di:
Città del vino
Città dell'olio
Strada del Vino e dei Sapori Colli di Maremma
Il Comune
Via XX Settembre 34 - Tel. +39 0564 509411
IN AUTO
IN TRENO
IN AEREO
L’acquacotta nasce come zuppa povera dei mandriani o dei carbonai ed era in origine una preparazione a base di acqua e pochi odori; con il passare del tempo però l’acquacotta si è diffusa un po' in tutta la Toscana differenziandosi negli ingredienti, fermo restando quelli di base, che sono sostanzialmente l’acqua, gli odori e le uova.
A questi si aggiungono antipasti tipici con crostini di milza o fegatini, piatti di mezzo composti da cacciagione e funghi, il pansanto (fettina di pane condita con cavolfiore lessato, aceto e olio), la tanto celebrata bistecca di carne chianina, il tutto accompagnato dalla ciaccia (schiacciata condita con olio) o dal tipico pane toscano senza sale per non offendere gli altri sapori.
Un altro aspetto importante della gastronomia sono i dolci: troviamo i cantucci, biscotti alle mandorle da intingere nel Vinsanto prodotto localmente, il lattaiolo simile alla crème caramel, il castagnaccio, e la "ciaccia dei morti” dolce stagionale per le feste di novembre.