Tricarico è un borgo arabo-normanno e possiede uno dei centri storici medioevali più importanti e meglio conservati della Basilicata.
All'interno dell'attuale perimetro del borgo sono presenti testimonianze archeologiche risalenti al VI-V secolo a.C.
I primi documenti che ne attestano l'esistenza risalgono all'epoca dei longobardi, nell'849. Fu in seguito, tra il IX ed il X secolo, roccaforte araba e successivamente città fortificata (kastron) bizantina.
Nel XV secolo vide la presenza di una consistente comunità ebraica e, nel XVI secolo di una comunità albanese, in concomitanza della presenza, alla guida del feudo, di Erina (o Irina) Castriota Scanderbeg, moglie del principe Pietro Antonio Sanseverino e nipote dell'eroe albanese Giorgio Castriota Scanderbeg.
Meritano sicuramente una visita la Torre Normanna, simbolo del borgo, la Cattedrale di Santa Maria Assunta, Il complesso conventuale di Sant'Antonio da Padova.
L'màshk-r di Tricarico è uno dei Carnevali della tradizione lucana caratterizzata dalle maschere della mucca, che prevede un copricapo da cui parte un velo composto da tanti nastri di diverso colore che arrivano alle caviglie, e del toro, molto simile ma con la predominanza del colore nero con definizioni rosse.
Rappresentano e simulano una mandria impegnata nella transumanza. E’ una tradizione accompagnata da serenate, canti e balli nel bel mezzo di banchetti improvvisati a base di salame e altre piccole stuzzicherie.