Vitorchiano è un piccolo borgo medievale arroccato su enormi massi di peperino, una pietra lavica caratteristica della zona dei Monti Cimini, e a ciò deve l’appellativo di “Borgo Sospeso”. Le sue origini sembra risalgano al tempo degli etruschi, ma fu abitata anche in epoca romana. Caratteristica particolare del borgo è la presenza di ben due mura di cinta.
La storia di Vitorchiano è legata a quella della vicina Viterbo. Nel 1199 Vitorchiano si dichiarò libera da ogni legame con Viterbo e per questo motivo fu assediata dalle milizie viterbesi contro le quali fu invocato l'aiuto di Roma.
Nel 1201, Vitorchiano fu liberata e divenne feudo di Roma alla quale i Vitorchianesi fecero atto solenne di sottomissione.
Il Senato Romano nominò quindi Vitorchiano "Terra Fedelissima all'Urbe", consentendole di aggiungere al proprio stemma la sigla S.P.Q.R., di fregiarsi della Lupa Capitolina e di usare il motto "Sum Vitorclanum castrum membrumque romanum", cioè “Vitorchiano, castello e parte di Roma”.
Il privilegio più importante fu quello di fornire gli uomini per la guardia capitolina, denominati "Fedeli di Vitorchiano".
Ancora oggi è possibile ammirare la Guardia del Campidoglio nelle manifestazioni ufficiali del comune di Roma. Indossano i costumi che, secondo la tradizione, furono disegnati da Michelangelo Buonarroti
Il peperino è una roccia tipica della Tuscia che ha origine vulcanica. Essa è caratterizzata dalla presenza di particelle di biotite di colore nero simili a grani di pepe; da qui il nome peperino che deriva dal latino piper.
Il colore classico è il grigio macchiettato e viene utilizzato nelle costruzioni.
L’antico borgo di Vitorchiano, in particolare, è interamente realizzato con questo materiale e si trova arroccato su enormi massi di peperino a strapiombo.