E’ tra le chiese più antiche del Borgo. Se ne ha notizia, infatti, nel documento “Charta venditionis” del dicembre 1182, rogato da un certo Leone, sacerdote e tabulario della città. L’edificio sacro, nel corso dei secoli ha subìto diverse trasformazioni che ne hanno alterato profondamente la fisionomia originaria.
Oggi la chiesa si presenta a navata unica, alla quale si addossano cappelle laterali che si aprono mediante grandi archi, sulla cui superficie nel 1713 furono realizzati gli stucchi decorativi dai decoratori Innocenzo Sassone e Raffaele Morelli.
Nel presbiterio ad abside piatta, è stata montato la parte inferiore dell’antico altare settecentesco, in origine collocato nella chiesa domenicana di Santa Maria della Consolazione. L’altare, composto da una mensa sorretta da massicci modiglioni, un dossale a due gradini con tabernacolo centrale, è caratterizzato da motivi decorativi marmorei d’influenza seicentesca, ampiamente usati dagli artisti napoletani e sviluppati successivamente anche nel meridione d’Italia.
L’esterno dell’edificio è caratterizzato dal portale, di evidente gusto tardo barocco, che presenta alcune cimase in rilievo ed elementi vegetali di particolare bellezza che lo rendono elegante e gli restituiscono un particolare slancio verso l’alto.