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Località: Piazza San Francesco - 87042 - Altomonte - Cosenza

Complesso Monastico di San Francesco di Paola

Complesso Monastico di San Francesco di Paola
Il complesso dovrebbe essere stato fondato nel 1363. In seguito, grazie alla generosità dei Sanseverino di Bisignano, feudatari di Altomonte, nel 1728, ripresero i lavori della chiesa e dell’annesso convento, ultimati nel 1770, anno in cui terminarono anche gli stucchi.
L’architettura della chiesa, si presenta a croce latina con navata unica, tre cappelle per lato intervallate da piccole cavità e termina con un’ampia zona corale composta dal presbiterio e dal coro separati da un altare di marmo stuccato con porticine, dalle quali si accede a coro e alla sagrestia. La navata è caratterizzata da spettacolari cornici in stucco bianco settecentesco, eseguite nel 1770 dallo stuccatore napoletano Pasquale Gesumaria con la collaborazione di due maestri di Saracena, Innocenzo Sassone e Raffaele Morelli.
Numerose le opere d’arte che originariamente ornavano l’interno della chiesa, oggi conservate al Museo Civico. Tra le opere ancora presenti nella struttura sono da menzionare gli affreschi narranti i Miracoli di San Francesco di Paola (Miracolo dello Stretto di Messina, Miracolo del bambino deforme e cieco, Miracolo delle monete alla corte del Re Ferrante, San Francesco in gloria con Madonna, Bambino e Charitas, Trinità e San Michele che spinge negli inferi i demoni e Beatitudini), realizzati da Genesio Galtieri (noto dal 1768 al 1810) e le tre tele raffiguranti l’Annunciazione, l’Adorazione dei Pastori e l’Adorazione dei Magi, sempre dello stesso  autore. Inoltre, sono custoditi alcune sculture del santo di Paola, una bellissima scultura in legno dell’ “Ecce-Homo” e un gruppo di dipinti, conservati in sagrestia, raffiguranti: la Madonna con Bambino fra i Santi Lucia e Nicola da Tolentino (attribuita a Giovan Battista Rossi), l’Immacolata fra Francesco da Paola e Francesco di Sales, il Compianto sul Cristo morto di Matteo Sicara e la Sacra Famiglia con Sant’Anna e San Gioacchino, tutti del XVIII secolo. Infine nella zona absidale il coro ligneo del 1775.
L’esterno del complesso sacro è caratterizzato da un finestrone con cornice mistilinea di forma settecentesca che dà luce alla navata e da un elegante campanile – composto a doppia cella con finestre e con copertura bulbiforme a maiolica – che funge da divisione tra chiesa e convento. L’impianto planimetrico del Complesso conventuale occupa una superficie di circa 2400 metri quadrati e si snoda attorno ad un chiostro centrale quadrato, coperto da archi a tutto sesto, al quale vi si accede tramite un bel portale del sec. XVIII.
L’edifico nel corso dei secoli ospitò i frati minimi di San Francesco di Paola. Soppresso dai Francesi nel 1809 e consegnato al Comune, divenne residenza del generale Desvernois nel 1815. Restituito ai Minimi da Ferdinando II nel 1855, torna proprietà comunale dopo la seconda soppressione nel 1861. Oggi la struttura è adibita a Palazzo Municipale con la Sala del Consiglio che conserva un bellissimo dipinto di Domenico Purificato, sul tema dell’emigrazione. Inoltre, si possono ammirare diversi mobili in legno di epoche differenti.
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