Il convento venne edificato nel XV sec. per volontà di Cobella Ruffo Sanseverino, divenuta contessa di Altomonte nel 1402. La struttura conventuale passa nel 1443 ai Padri Domenicani, insieme alla Chiesa di Santa Maria della Consolazione.
Il cenobio, ingrandito gradualmente nei secoli, fu soprattutto centro di studi teologici e scientifici. Tra i tanti personaggi che ne furono ospiti, è da menzionare il novelliere Matteo Bandello e il filosofo Tommaso Campanella, quest’ultimo qui, da segregato, concepì e scrisse, intorno al 1589, il Philosophia sensibus demonstrata.
Dopo le soppressioni monastiche del XIX secolo, specie quella definitiva del 1866, il complesso si avviò ad un lento declino, che condusse nel tempo alla chiusura definitiva della chiesa e del convento.
L’edificio, oggi di proprietà comunale, è dal 1980 sede del Museo Civico ed ospita la Biblioteca Civica, la Biblioteca storica e un salone per convegni e mostre.