Visibili dalla Loc. San Rocco, si trovano a circa 6 km da Cembra ma sono un’attrazione naturalistica imperdibile per chi visita il borgo.
E’ un fenomeno naturale originatosi nel Quaternario con lo scioglimento dei ghiacciai che depositarono nella valletta del Rio Regnana un’enorme quantità di materiale morenico fino misto a grossi massi di porfido. Nel corso dei secoli, gli agenti atmosferici diedero inizio ad un processo di erosione che portò alla formazioni di pinnacoli alti sino a 25 metri, protetti da un masso di porfido come cappello.
L’area, tempo permettendo, è visitabile tutto l’anno attraverso un sentiero attrezzato con tabelle descrittive. L’escursione richiede circa due ore di cammino (AR) e non è agibile a passeggini e carrozzine. Durante l’estate viene istituito un piccolo ticket d’ingresso (che non si paga con Trentino Guest Card) a titolo di contributo per la manutenzione del sentiero. All’inizio del percorso, presso la casetta Info, insiste un totem multimediale accessibile con smartphone che offre una serie di notizie e racconti sul fenomeno.
Nelle vicinanze i ruderi del Castello di Segonzano, dipinto dal Duerer nel 1494 e, tre secoli dopo, distrutto dalle truppe napoleoniche in una storica battiglia e la splendida Chiesetta dell’Immacolata di Piazzo. Da non perdere una passeggiata lungo il torrente Avisio con degustazione finale di vini presso l’Azienda Baroni a Prato.