Fondata dai frati minori conventuali nel 1343 l’edificio di culto è l’unico in Agnone ad essere stato insignito del titolo di “monumento nazionale” dalla Regia Soprintendenza all’arte medievale e moderna degli Abruzzi, nel 1926. La pianta della Chiesa in questione è a croce latina ad una navata; la facciata principale è costituita da bolognini ed è valorizzata dal bel portale in stile gotico caratterizzato dal gioco prospettico di colonne tortili terminanti con capitelli a crochet e sormontato da un maestoso rosone ai lati del quale campeggiano, posizionati sotto due finte colonnine, due leoni; svettano in oltre con eleganza la cupola a tamburo e la torre campanaria, eretta intorno alla metà del XVII.
All’interno della chiesa, partendo dalla sinistra in senso orario, possiamo ammirare gli 11 altari presenti in essa ovvero: l’altare dell’Assunta o anche “tavola dell’Assunta” importantissima testimonianza artistica attribuita (ma l’attribuzione non è certa) alla scuola del Beato Angelico e risalente ai primi anni del XVI. Nella tela osserviamo gli apostoli sgomenti intorno ad una raggiante tomba scoperchiata e vuota (l’espressione dei volti degli apostoli, l’uso dei toni cromatici ed il tema del sepolcro vuoto effettivamente richiamano molto all’arte del grande maestro rinascimentale) sui quali campeggia l’immagine della Madonna.
Segue l’altare dell’Annunziata, che una volta conteneva delle reliquie, l’altare di S. Giuseppe, coperto da una tela raffigurante S. Bartolomeo; l’Altare di S. Filomena; l’Altare di S. Antonio Abate recante una statua di discreta fattura di autore sconosciuto e realizzato nel 1793 con le offerte raccolte dai mugnai del mulino dei monaci, come attesta un’incisione presso tale altare; l’Altare Maggiore in marmi policromi, sormontato da un bellissimo coro ligneo.
Dal fondo della parete destra per primo di incontra l’Altare dell’Immacolata Concezione di cui la statua della Vergine è opera dello scultore napoletano Gian Giacomo Colombo; a seguire, l’Altare di S. Michele; l’Altare del Crocifisso; il ricchissimo Altare reliquiario di S. Crescenzo altro straordinario esempio del livello raggiunto dai maestri ebanisti agnonesi della prima metà del settecento.
Infine, l’altare dedicato a S. Venera. Gli affreschi presenti nella chiesa sono per la maggior parte opera del pittore molisano Paolo Gamba, allievo del celebre artista barocco Francesco Solimena; notevole è quello che possiamo ammirare sulla volta centrale della Chiesa rappresentante “La cacciata degli angeli ribelli”.
(immagine principale della Chiesa di Valentina De Santis)