La chiesa, di dimensioni contenute, nelle sue forme attuali risale al XV secolo, ma fu ricostruita su di una precedente chiesa del XIII secolo e su due sacelli danneggiati da alluvioni. La facciata fu affrescata tra il 1506 ed il 1508 e l’autore, rimasto ignoto, apparteneva alla scuola tolmezzina. Il portale d’ingresso, che porta incisa la data del 1492, fu realizzato in stile gotico fiorito ed è opera di Biagio de’ Meritis e Antonio de Locria.
L’interno ha un’unica navata con tetto a capriate; lungo le pareti si possono ancora ammirare resti di affreschi duecenteschi e trecenteschi. Nel presbiterio la pala d’altare con San Biagio in trono è opera del pittore cividalese Pietro Miani e risale al 1507, mentre la predella fu dipinta da Secante Secanti agli inizi del XVII secolo con scene del Martirio del santo. Nella lunetta vi è una Annunciazione di Marco Vecellio, risalente al 1604. A destra, nella cappella laterale dedicata a san Biagio, con affreschi raffiguranti Storie della vita del santo. Nella stessa cappella affresco con San Biagio in trono e lungo lo zoccolo la rappresentazione dei Mesi.