La Villa Malaspina di Caniparola si trova ai piedi delle colline del borgo di Fosdinovo, in Toscana. Il primo nucleo è una torre quadrata medievale, quasi sicuramente un insediamento militare, oggi inglobata nell’angolo Nord-Est della villa. Di questa torre si hanno notizie in un documento del codice Pelavicino del 1231, il quale la indica come “castrum quod dicitur Mons Johanes”, corrispondente al toponimo “Montesagna” della collinetta contigua alla costruzione. Nel 1724 Gabriele III Malaspina costruì in questo sito la sua residenza estiva (la cosiddetta Villa Malaspina) e le diede la forma che ancora oggi possiede, portando a termine il progetto del suo predecessore Carlo Francesco Agostino Malaspina, che vi morì all’interno nel 1722. Dopo la discesa di Napoleone e la perdita dei beni feudali da parte dei Malaspina, la villa passò al nipote di Carlo Emanuele (l’ultimo Marchese di Fosdinovo), Giuseppe Malaspina, quindi ad Alfonso Malaspina, per infine arrivare al nipote Alessandro Torrigiani Malaspina. Attualmente è residenza privata della famiglia Zuccarino di Carrara.
Si sviluppa su tre piani. Presenta un basamento con un motivo a scarpa, simile a una fortificazione. Originariamente la facciata principale controllava il ponte sul torrente Isolone. Il piano nobile si raggiunge con una scala a due rampe che porta al vasto salone affrescato da Antonio Contestabile di Piacenza, particolarmente attivo anche a Pontremoli, così come l’altro salone affrescato nel 1728 dal pontremolese Giovan Battista Natali. È circondata da un esteso parco e da un signorile giardino all’italiana. All’interno ospita anche un grandioso salone a volume doppio ed una bellissima biblioteca, affacciata sul giardino. Presenta splendidi affreschi su volte e pareti. Il Giardino, opera del Marchese Gabriele III Malaspina, è composto da aiuole contornate di bosso, la peschiera centrale e il giardino segreto. Dalla parte opposta del giardino vi è un ampio orto murato chiuso da un imponente cancello in ferro battuto.
Teatro Malaspina
Di fronte all’ingresso del castello, all’inizio di Via Papiriana, in un edificio risalente al XIII – XIV secolo, una lapide sull’architrave della porta testimonia l’esistenza di un antico teatro, restaurato ed ampliato nel 1770 da Carlo Emanuele Malaspina, con palchetti in legno intarsiato. Negli anni successivi il teatro rimase attivo in due stagioni annuali, a Carnevale e durante l’estate. Con l’arrivo di Napoleone nel 1797 e l’abolizione dei feudi, il teatro cessò la sua attività e venne trasformato in civile abitazione.