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Località: Piazza del Popolo, 1, Geraci Siculo - Palermo

Chiesa di Santa Maria Maggiore di Geraci Siculo

Chiesa di Santa Maria Maggiore di Geraci Siculo1

La Chiesa di Santa Maria Maggiore, nota anche come La Matrice, si trova nel cuore del pittoresco paese di Geraci Siculo. Questo edificio storico si affaccia sulla piazza principale, in un grazioso dialogo con l’architettura settecentesca del collegio di Maria che si innalza di fronte. La Matrice, il cui inizio della costruzione risale al XIV secolo, durante il regno di Francesco I Ventimiglia, è un gioiello architettonico della diocesi di Cefalù.

Il fascino medievale della chiesa si esprime nel suo portale principale ad ogiva, caratterizzata da tre archivolti. Purtroppo, i danni del tempo hanno eroso lo stemma araldico posto sulla ghiera intermedia rendendolo indecifrabile. Subì vari rimaneggiamenti a causa dei terremoti tra il 1818 e il 1819, e la ricostruzione del campanile avvenne nel 1844, donandogli una vistosa guglia dai colori vivaci.

L’interno della chiesa ha un’impressionante struttura a tre navate, adornate da cappelle laterali e sovrastate da arcate a sesto acuto su pilastri massicci. La storia della costruzione è affascinante, con un cantiere che durò secoli. Solo nel 1495 venne finalmente consacrata, diventando la sede parrocchiale.

Qui, i visitatori possono ammirare numerose opere d’arte preziose, tra cui la Madonna della Mercede, una scultura gaginiana dei primi decenni del XVI secolo. Un altro tesoro artistico è il fonte battesimale della prima metà del XVI secolo, considerato uno degli esempi più intriganti del territorio madonita per la sua complessità iconografica.

Nel corso dei secoli, La Matrice ha subito vari lavori di rinnovamento, tra cui l’aggiunta delle cappelle, l’ampliamento delle navate laterali e una nuova copertura con imponenti volte a botte. Questi lavori furono avviati nel 1626 e durarono circa trent’anni, supervisionati da Antonio Gambaro, un maestro rinomato proveniente da Castelbuono.

Nella cripta della chiesa è esposto il cosiddetto “tesoro”, una collezione di oggetti di oreficeria e argenteria sacra provenienti da varie chiese locali. Queste opere sono state esaminate con grande attenzione dalla professoressa Maria Concetta Di Natale. Tra le opere più interessanti si trova un reliquiario del XIV secolo di origine toscana dedicato a San Bartolomeo.

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