L’anfiteatro di Larino, posizionato nella zona di Piana S. Leonardo, l’antica Larinum, rappresenta la testimonianza dell’importanza della città nel periodo storico.
Costruito probabilmente tra il 70 ed il 150 d.C., fu edificato grazie alla generosità di un ricco e benestante senatore della cittadina, come attestato dall’iscrizione in pietra su di una delle porte.
Nell’area circostante sono state ritrovate anche diverse tombe poiché, molto probabilmente, la stessa zona era utilizzata come necropoli. La sua struttura è definita “mista”, in quanto una parte dell’anfiteatro è costruita in elevato rispetto al livello stradale, l’altra parte invece è stata edificata a circa sei metri di profondità.
L’anfiteatro presenta una base di forma ellittica, con quattro ingressi principali e ben dodici porte secondarie, che permettevano l’accesso alle gradinate. Era un teatro di media grandezza -poteva contenere, infatti, circa 15.000 spettatori – ed era destinato principalmente a combattimenti di gladiatori e spettacoli di caccia.
Dei quattro ingressi principali, quello a nord costituiva la famosa porta dei gladiatori, dalla quale uscivano gli antichi guerrieri vincenti; quello a sud invece era destinato all’uscita dei gladiatori uccisi e delle carcasse delle fiere.
L’arena presenta una fossa a pianta quasi quadrata; intorno ad essa corre l’euripo (canale per scolo dell’acqua), cui segue il podio, settore riservato alle personalità di rilievo, costituito da tre gradini rivestiti da grosse lastre di pietra calcarea, applicate su paramento in reticolato.
In ordine di importanza, seguono gli altri settori:
- l’ima cavea, settore delle gradinate riservato ai Cavalieri, composto da sei gradini ricavati direttamente nel tufo, di cui si conservano pochissimi elementi delle gradinate originarie;
- la media cavea, settore destinato agli spettatori di non elevato rango sociale;
- la summa cavea, settore dove trovava posto la gente di condizione modesta.
Non bisogna dimenticare che nell’anfiteatro il posto degli spettatori era sempre più in alto quanto più basso era il rango che occupava nella società.
Da ricordare, infine, come in età medioevale l’area dell’anfiteatro fosse utilizzata per sepolture; recentemente sono state ritrovate alcune tombe risalenti proprio a questa epoca, corredate da interessanti corredi.