Nell’antico querceto voluto da San Giacomo della Marca, utilizzato poi per la realizzazione del tratto ferroviario che interessa la stazione di Centobuchi, è rimasta una sola pianta, che perse la sua chioma a causa di un fulmine, correva l’anno 1975.
Inspiegabilmente da quel tronco prese vita un cipresso; tutti attribuiscono tale evento alla volontà del Santo. Il tronco, esposto in un area verde attigua al Santuario, è ulteriore testimonianza del vasto querceto che circondava l’intera area conventuale.