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Località: Piazza Cattedrale - Oria - Brindisi
Telefono: 0831 845008
Sito: https://www.diocesidioria.it

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Basilica Cattedrale di Maria Santissima Assunta in Cielo

Basilica Cattedrale di Maria Santissima Assunta in Cielo

Basilica Cattedrale di Maria Santissima Assunta in Cielo

La Basilica Cattedrale del borgo di Oria, in Puglia, si erge sulla parte più alta del Colle del Vaglio. E’ dedicata a Maria Santissima Assunta in Cielo. Progettata da Giustino Lombardi nel 1750 su commissione del vescovo di Oria, Mons. Castrese Scaja, che fece demolire la vecchia struttura in stile romanico del XIII secolo, pericolante dopo il disastroso terremoto del febbraio 1743. Due colonne dell’antico tempio furono acquistate per ottomila ducati per abbellire la cappella della Reggia di Caserta. La nuova chiesa, ultimata dal vescovo De Los Rejes, fu aperta al culto intorno al 1756. La facciata è in carparo locale ed è ricca di trabeazioni e fregi. A sinistra si erge la torre dell’orologio, leziosa nelle linee e slanciata per il suo campanile a vela, e dietro di essa la torre campanaria. Il tutto è poi dominato dalla superba cupola tamburata, ricoperta da mattonelle policrome. All’interno presenta una pianta a croce latina divisa in tre navate: una struttura che ha valso alla chiesa l’appellativo di ‘Piccola San Pietro’. Si possono ammirare i pregiati marmi e stucchi, i quattro preziosi candelabri in bronzo del vescovo Kalefati ( XVIII sec.), le due grandi tele di S. Tatulli (XVIII sec.) e le artistiche statue, tra le quali quelle dei Santi Medici di scuola veneziana e quella del protettore San Barsanofio di scuola napoletana. In occasione del più recente restauro, sono venute alla luce alcune cripte servite negli anni come tombe dei vescovi e ossari. Oggi è possibile ammirarle effettuando una escursione nell’ipogeo, dove sono conservati reperti archeologici e un presepe permanente, ambientato nello scenario della città. La cattedrale, per volere di Sua Santità Giovanni Paolo II, è stata elevata nel 1992 a Basilica Pontificia Minore.

Attraverso la Cappella del Battistero della Basilica Cattedrale, si giunge nell’oratorio dell’Arciconfraternita della Morte, dove si possono ammirare le statue raffiguranti la Passione di Cristo ed alcune preziose tele del XVI e del XVII secolo. Attraverso una scala si accede nella “Cripta delle Mummie”, realizzata nel 1484 come luogo di preghiera e di memoria di tutti coloro che non erano tornati dalla battaglia contro i Turchi in terra d’Otranto (1480-1481). Dopo la vittoria della guerra da parte di Ferdinando d’Aragona, il figlio Alfonso ordinò una colonna di crociati con lo scopo di sterminare una volta per tutte le orde turche rimaste a saccheggiare il suolo italico. Il nome originale della colonna era “Crociati fede o morte”, mentre in seguito alle vittorie riportate venne ribattezzata “Compagnia del SS. Crocefisso” prima e “Confraternita della Morte” poi. All’interno della cripta vi sono 22 nicchie riservate ai corpi mummificati dei confratelli che ne fecero richiesta, a partire dai reduci della crociata contro i Turchi. Nonostante nel 1806 Napoleone Bonaparte avesse emesso l’Editto di Saint Cloud, il quale vietava le sepolture nelle chiese e le imbalsamazioni, ad Oria si continuò clandestinamente la pratica. Infatti, tra quelle giunte fino ai giorni nostri, soltanto una mummia è antecedente l’editto, mentre le altre sono tutte riconducibili al periodo successivo, fino al 1858, così come rivelano studi fatti sui loro corpi. La stanza in cui si trovano le mummie presenta una volta a botte ed il pavimento è in terra battuta, sul quale sono poste tre botole che permettono l’accesso ai cunicoli sotterranei, che conducono fino alla Torre Palomba. L’altare in tufo è impreziosito da una tela seicentesca che raffigura la Madonna del Carmine con il Bambino festante e, ai piedi, anime sante del Purgatorio tra lingue di fuoco. Sopra le nicchie contenenti i corpi degli ultimi confratelli mummificati, vi è una struttura sulla quale sono poggiati i teschi di coloro che sono morti da più tempo.

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