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Località: Isola di San Giulio - Orta San Giulio - Novara
Telefono: 0322 905614
Sito: https://benedettineisolasangiulio.org

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Basilica di San Giulio

Basilica di San Giulio

Basilica di San Giulio

La basilica di San Giulio è la centesima e ultima chiesa fondata da san Giulio, originario dell’isola di Egina in Grecia, che con il fratello Giuliano dedicò gli ultimi anni di vita all’evangelizzazione del lago d’Orta. Secondo la leggenda, intorno al 390 il santo raggiunse l’isola navigando sul proprio mantello e la liberò dai draghi (immagine simbolica della sconfitta del paganesimo) edificando una piccola chiesa, dedicata ai dodici apostoli. La facciata della chiesa è visibile navigando sul lago o dal piazzale chiuso sul quale essa guarda, e che oggi fa parte del monastero di monache benedettine; essa conserva un aspetto romanico nonostante le modifiche seicentesche che portarono all’edificazione di un pronao sormontato da una grande finestra a serliana. L’ingresso per i visitatori della basilica è posto sul lato meridionale della chiesa, quasi interamente nascosto dall’antico palazzo Vescovile (ora convento delle monache); vi si arriva dall’imbarcadero attraversando un portale rinascimentale e percorrendo una scalinata coperta a vela. Il campanile romanico sorge in posizione distaccata dalla chiesa, a ridosso delle absidi; è diviso internamente in sei piani alleggeriti nei due piani più alti dalla presenza, rispettivamente, di una doppia bifora e di una trifora. All’interno risulta molto interessante l’ambone romanico, costruito in serpentino grigio-verde scuro (che al contatto con l’aria assume un colore simile al bronzo) proveniente dalle vicine cave di Oira, che si fa risalire agli inizi del XII secolo. Presenta una pianta quadrata con quattro colonne che sorreggono il parapetto che, a sua volta, poggia su di una base ornata di fogli d’acanto. Le quattro colonne sono diverse tra loro, due hanno fusto liscio, le altre presentano ornati in rilievo con motivi ad intreccio; notevoli sono i capitelli a fogliami (o con fogliami e teste di animali). Il parapetto, a forma mistilinea, presenta su ciascuno dei tre lati due parti rettilinee ed una curva, che rendono suggestiva la lettura iconografica delle lastre scolpite di cui si compone.

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