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Località: La Grotta della Beaume - Oulx - Torino

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SIC Oasi Xerotermica Oulx-Auberge

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SIC Oasi Xerotermica Oulx-Auberge

SIC Oasi Xerotermica Oulx-Auberge

Dell’Oasi xerotermica Oulx-Auberge fanno parte le caratteristiche frazioni di Signols e Savoulx, ma la presenza dell’essere umano è costante, dai sentieri che portano alle case di Les Auberges, allo sfruttamento dei minerali come la cava del gesso, alla strada militare che collega la fortificazione del Pramand allo Jafferau. Il monte Seguret, sullo sfondo, appare come un pendio di roccia dalle sfumature rosa per la presenza di dolomia. Il substrato calcareo, unito all’erosione dell’acqua, hanno formato un paesaggio unico, composto da cavità naturali, forre profonde, grotte visibili a distanza e conosciute, come quella “dei saraceni” o quella della “Beaume”, oggi meta di pellegrini.

La cima del Pramand è invece una macchia scura, data dal verde intenso dei boschi di pino uncinato e pino mugo, inframezzata dal bianco delle rocce calcaree. A livello europeo, questo sito è stato protetto per ben quattro habitat prioritari: le foreste di pino uncinato, i ghiaioni xerofili calcarei, le boscaglie di pino mugo e le praterie secche a Bromus erectus. A quote inferiori, con esposizione sud, si trovano i boschi di Pino silvestre sviluppatisi intorno ai terrazzamenti, un tempo coltivi, oggi pascoli con arbusteti. Nonostante la presenza di numerosi rii, la flora è quella tipicamente steppica con specie rare per l’Italia, come la Salvia aethiopis e Androsace maxima. I prati e pascoli intorno alle case di Les Auberges sono caratterizzati dalla fioritura di numerose orchidee e dalla presenza di farfalle rare come Anthocharis euphenoides, o protette a livello comunitario: Parnassius apollo, Maculinea arion, Euplagia quadripunctaria. Tra gli insetti, qui vive un particolare coleottero, il Poecilus kughelanni, unica presenza segnalata in tutta Italia. I pascoli esposti al sole sono ricercati dagli ungulati selvatici, cervi e camosci, specie in periodo invernale, di conseguenza anche il loro predatore naturale, il Lupo, frequenta questo sito.

A livello avifaunistico sono oltre 20 le specie nidificanti, di cui molti passeriformi, ma il cielo sopra Pramand è conosciuto per i rapaci: se in primavera sono i caratteristici voli a festone delle Aquile ad attirare l’attenzione, in estate si può assistere al volteggiare del Gipeto o allo sfrecciare del Falco pellegrino.

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