Il lago è di origine antropica, creato all’epoca degli scavi per la ferrovia del Frejus nel 1871, poi sfruttato come ghiacciaia e come sito turistico nei primi anni del ‘900, per via delle acque termali. La sua importanza naturalistica è dovuta alla presenza di numerose specie botaniche legate agli ambienti umidi (orchidee come Epipactis palustris e Dactylorhiza incarnata cruenta e una delle rare stazioni di Iris sibirica in Piemonte), ma soprattutto alla sua fauna: dal rospo comune, alla biscia dal collare fino al rarissimo gambero di fiume (Astropotamobius pallipes).
Sono ben 18 le specie di libellule censite, tra cui Sympetrum vulgatum, per cui questo sito rappresenta l’unica stazione conosciuta in Piemonte, e un coleottero rarissimo per l’Italia, il Philochthus mannerheimii. Anche gli uccelli sfruttano queste acque come posto tappa durante le migrazioni, per cui sono state osservate specie tipiche dei canneti, come la cannaiola verdognola e il cannareccione.